C'eravamo tanto amati. Carezze, fiducia e incoronazione a simbolo della Nazionale italiana: poi il Mondiale va storto e lo splendido rapporto tra Cesare Prandelli e Mario Balotelli va a farsi benedire. SuperMario, nel corso di un'intervista concessa al magazine inglese 'Sport', ha avuto parole durissime per il suo ex allenatore: "Non è un uomo vero - la sua accusa -. Ha parlato male di me, non mi aspettavo lo facesse anche davanti ai giornalisti. Non ho risposto perché non ha senso farlo: gli uomini veri, se devono dirsi qualcosa, se la dicono in faccia".
Dopo il disastroso Mondiale brasiliano e le dimissioni da ct della Nazionale, Prandelli aveva comunicato la sua delusione per i comportamenti di Balotelli: "Mario non è un campione - le sue parole nel corso della presentazione da nuovo allenatore del Galatasaray -, è un giocatore che ha i colpi. Quando ci siamo salutati glielo ho detto: se vuole diventare quello che pensa deve vivere nella realtà e non in una visione virtuale. Gli ho voluto bene e gliene voglio tuttora, ma deve percepire la realtà e non creare il proprio mondo parallelo. Gli ho detto: fai tesoro di questa esperienza perché la Nazionale ha bisogno di te. Se torni coi piedi per terra, non sarai solo un giocatore che ha i colpi, ma anche un campione". Ora una nuova puntata della telenovela, con SuperMario che passa al contrattacco.
Ma Balotelli ha voluto affrontare anche altri argomenti, come l'attuale esclusione dal gruppo azzurro di Antonio Conte: "Capisco perché in questo momento non sono in nazionale - spiega l'ex bomber del Milan -. Non sto segnando mentre altri attaccanti come Pellé hanno già fatto diversi gol, dunque meritano di essere chiamati. Ma io amo l'Italia e nessuno può dire nulla di male sul mio attaccamento alla nazionale. L'amerò sempre e devo essere onesto: sono rimasto molto deluso per le critiche ricevute dopo la Coppa del Mondo".
Poi Balotelli discute dei suoi problemi caratteriali, dei comportamenti che spesso lo portano ad occupare le prime pagine dei tabloid: "Ho commesso errori in passato, come tutti quando si è giovani. E' una vergogna che i giornali cerchino sempre di dare una brutta immagine di me. Tutte bugie perché fuori dal campo - ha proseguito SuperMario - non ho problemi, sto sempre a casa, vivo in campagna e sono concentrato solo sul calcio. Ogni giorno mi sveglio e penso che c'é stato qualcuno che il giorno prima ha parlato male di me. Poi però vedo i bambini che mi vogliono bene e allora penso che non ho fatto nulla di male. Certo, potrei fare meglio, ma i bambini sono spontanei, onesti. E se non piaci loro, non vengono da te. Quando non mi chiederanno più una foto o un autografo, allora inizierò a farmi delle domande".