Dopo essere passato dalla Masia, poi la squadra riserve e infine aver giocato per nove stagioni al fianco dei più grandi, per Pedro Rodriguez è arrivato il momento di lasciare al Barcellona. Il canario si appresta a diventare un giocatore del Manchester United, e come regalo d'addio al club che lo ha cresciuto ha fatto quello che gli riesce meglio: è entrato, nei tempi supplementari, e ha deciso la Supercoppa Europea affondando il Siviglia.
Da Ronaldinho a Neymar e Suarez, passando per Eto', Ibrahimovic e Villa. Pedro partiva sempre dietro nelle gerarchie dei suoi allenatori, ma nessuno (specialmente Guardiola) ne ha mai fatto volentieri a meno. Sarà per quella sua dote naturale ha farsi trovare pronto nei momenti che contano: come nel 2011, quando aprì le marcature della finale di Champions a Wembley contro il Manchester United. O come nel 2009, quando decise due finali: quella del Mondiale per Club contro l'Estudiantes (gol al 90', con il Barça sotto 1-0) e quella di Supercoppa Europea contro lo Shakhtar Donetsk. Tempi supplementari, lo spagnolo prende il posto di un certo Ibrahimovic, appena arrivato dall'Inter, e mette il suo sigillo a cinque minuti dai calci di rigore. Esattamente come contro il Siviglia, in quella che con tutta probabilità è stata la sua ultima partita al Barcellona. Non avrà la classe di Messi, ma al Camp Nou di certo non smetteranno mai di ringraziarlo.