Con 11 punti di vantaggio sul Real e 13 sull’Atletico, i blaugrana di Xavi possono chiudere definitivamente la Liga in caso di successo sui Colchoneros del “Cholo” Simeone, che hanno vinto le ultime 6 partite consecutive e sono in serie utile da 13 partite e non perdono dal match di andata con i catalani.
Potrebbe chiudersi quì la Liga, con il match del Camp Nou che vede il Barcellona, dominatore assoluto del campionato con 11 punti di vantaggio sul Real Madrid e 13 sull’Atletico Madrid, impegnato proprio con i Rojiblancos del Cholo Simeone, in quello che si può definire un vero e proprio match ball, quando mancano 9 giornate al termine del torneo. Il “problema”, per la formazione di Xavi, è che questo confronto arriva forse nel momento meno opportuno, perchè i catalani hanno rallentato pareggiando 0-0 le ultime due partite contro avversari non certo irresistibili come Girona e Getafe, ed è a digiuno realizzativo da oltre 270 minuti se si considera anche la debacle in Copa del Rey con il Real Madrid, che ha addirittura umiliato i blaugrana con un eloquente 4-0 nel ritorno della semifinale.
D’altro canto c’è un Atletico Madrid che sta volando, con le 6 vittorie consecutive che hanno proiettato i madrileni sul podio e anche in scia ai cugini del Real. Complessivamente Morata e compagni non perdono in campionato da 13 partite, con 10 successi e 3 pareggi. L’ultimo stop è stato l’8 gennaio proprio contro il Barcellona, che aveva espugnato il Wanda Metropolitano grazie a una rete segnata da Dembelé in una partita dal clima incandescente, con le espulsioni nel finale di Savic e Ferran Torres. L’Atletico è riuscito almeno a raddrizzare parzialmente nella seconda parte una stagione iniziata malissimo, con l’eliminazione dalle coppe europee già a novembre e con un campionato anonimo appunto fino alla partita con i blaugrana dell’andata, prima di iniziare a cambiare marcia e salire fino al terzo posto, con un vantaggio sulla quinta in classifica, il Betis, che è salito a 12 punti. Un margine abbastanza tranquillizzante per quello che è l’obiettivo minimo di una stagione che comunque non può essere giudicata in maniera tanto positiva.