A Barcellona è scoppiato ufficialmente il caso Ousmane Dembelé. Il talentino francese è al centro del ciclone per i suoi comportamenti poco professionali: il classe 97 è dipendente dai videogiochi e non sta curando minimamente la sua dieta, preferendo cibo spazzatura ad alimenti sani.
L’ultimo caso è quello del finto mal di pancia. Il giocatore non si era presentato all’allenamento dichiarando di stare male ma quando il medico sociale dei catalani è arrivato a casa in realtà Dembelé stava benissimo: dopo una nottata insonne davanti alla Play si era dimenticato di mettere la sveglia, mancando così l’appuntamento.
Non è la prima volta che capita e il Barça ha deciso per la linea dura: soffiate alla stampa e castigo al giocatore, non convocato per la partita, poi persa, contro il Betis Siviglia. L’agente di Dembelé è stato convocato per cercare di risolvere la situazione ma l’incontro è stato teso e non ha migliorato la situazione.
Il francesino non è molto collaborativo: la squadra gli aveva procurato un cuoco francese per sistemare la dieta ma lui lo ha licenziato subito, in casa è circondato da altri teenager che non lo stanno aiutando a migliorare il suo stile di vita. I suoi compagni di squadra lo bacchettano appena possono e L’Equipe si chiede se non si sia già buttato via definitivamente.