Tre campionati spagnoli, tre Supercoppe di Spagna, due Champions League, due Supercoppe Europee e un Mondiale per Club, tutto in appena tre stagioni. Eppure Josep Guardiola non è sereno, anzi, mostra chiari segni di 'irrequietezza'. Non ha alcuna intenzione di trascorrere la sua carriera da allenatore esclusivamente al Barcellona, e lo rivela lui stesso in una chiaccherata fatta per una campagna pubblicitaria: "Ogni giorno mi viene da pensare che domani potrei andarmene - afferma il tecnico dei blaugrana -. I contratti lunghi mi creano angoscia, preferisco avere la libertà di poter decidere del mio futuro".
L'allenatore più vincente degli ultimi anni fa gola a tante società, pronte a mettere sul piatto contratti milionari pur di averlo in panchina. Tra queste vi è senza dubbio l'Inter del presidente Moratti, dichiarato estimatore del tecnico spagnolo. Guardiola tentenna, pensa all'addio, forse in cerca di nuovi stimoli. L'unica cosa certa è che Pep non smetterà di far l'allenatore, lavoro che adora: "Preparare una partita è una cosa meravigliosa - dice l'ex centrocampista, che poi si sofferma sul rapporto con i giocatori -. Vanno trattati tutti in modo diverso. Solo così si può trarre il meglio da ciascuno".