“Il Real Madrid può giocare diversamente. Non ha giocato tutta la stagione come sabato scorso. Non parliamo di cosa abbiamo fatto l'altro giorno, ma di cosa faremo domani”. Alla vigilia della finale di Coppa del Re, che Real Madrid e Barcellona disputeranno domani a Valencia, il tecnico blaugrana Pep Guardiola ha tracciato un bilancio, toccando anche il delicato tasto Mourinho. Nel 'clasico' dello scorso weekend, le scelte tattiche operate dal portoghese hanno alimentato un acceso dibattito: una pioggia di critiche si è infatti abbattuta sull'allenatore dei blancos, a molti apparso troppo timoroso nella sfida terminata 1-1 al Bernabeu.
“Non ho detto che immaginavo che Mourinho avrebbe optato per il tridente, ma che avrebbe preparato una partita come quella dell'Inter dello scorso anno. Si ricorre sempre a ciò che è andato bene - ha commentato Guardiola -. Non ho neanche detto che il Madrid ha giocato come una piccola squadra. Non mi permetterei mai di giudicare un collega che conosce meglio di me i suoi giocatori. Ha tutto il diritto di giocare come più gli piace”.
Guardiola ha preso la parola anche sulla questione Pepe. Il difensore del Real Madrid a fine partita avrebbe sputato contro alcuni giocatori del Barca mentre le squadre tornavano negli spogliatoi del Bernabeu. Un confronto particolarmente acceso, il difensore dei blancos lo avrebbe avuto con il blaugrana Piqué: “So che hanno discusso e io mi fido della versione di Piqué”, ha spiegato il tecnico.
Riguardo alla possibile squalifica di Andres Iniesta - che comprometterebbe la presenza del giocatore nella prossima semifinale di Champions contro il Real Madrid - Guardiola ha preso le difese del suo centrocampista: “Non ha cercato il cartellino giallo”, ha affermato. Lo spagnolo è infatti accusato di essersi fatto volontariamente ammonire nella gara di andata contro lo Shakhtar Donetsk, valida per i quarti di finale di Champions League. Iniesta, già diffidato, avrebbe cercato a tutti i costi di rimediare il giallo per scontare la squalifica nella gara di ritorno, assicurandosi invece la presenza nella semifinale - ormai certa - contro il Real.
Il tecnico del Barca è poi passato al capitolo Lionel Messi, che nel match dello scorso sabato ha scagliato un pallone in tribuna contro la tifoseria avversaria. Riconoscendo la natura antisportiva del gesto, Guardiola ha tentato nuovamente di abbassare le tensioni: “Non ne ho parlato con lui, ma il suo comportamento non ammette scuse. Se qualcuno si è sentito offeso, chiedo scusa”.