Impeccabile in campionato, con 6 vittorie in altrettante partite e primo posto in solitario con 2 lunghezze di vantaggio sulla Juventus che ospiterà domenica a San Siro nell'incandescente posticipo di campionato, i nerazzurri si recano prima al Camp Nou, campo storicamente stregato, per sfidare nel secondo turno di Champions League il Barcellona, la favorita del girone ma molto probabilmente senza Lionel Messi.
Il ciclo terribile ha il culmine proprio nella settimana che precede la sosta per l'Inter, che in 4 giorni affronta una delle migliori squadre d'Europa e la rivale numero uno della storia e per la vittoria di questo campionato. Barcellona prima e Juventus poi per capire di che pasta è fatta la formazione di Antonio Conte, che finora non la lasciato niente per strada in campionato vincendo tutte e 6 le partite giocate ma che è partita in sordina in Champions League, salvandosi in extremis dalla sconfitta interna contro lo Slavia Praga, sulla carta la squadra più debole del girone di ferro, grazie al gol di Barella nei minuti di recupero.
Più che un punto guadagnato, per quello che si è visto in campo, sono stati comunque due punti persi nella logica della rincorsa agli ottavi di finale di Champions League perchè, se la classifica vede tutte e 4 le squadre ferme a un punto, l'Inter si è bruciato così quello che sempre sulla carta doveva essre l'impegno più facile dell'intero raggruppamento. Dall'impegno più semplice a quello più difficile, al Camp Nou contro il Barcellona, squadra che tra le mura amiche non sbaglia quasi mai specialmente in Europa. A rendere ancora più difficile la trasferta catalana ci pensa la cabala, che vede l'Inter sempre sconfitta e con zero reti segnate, al fronte di 8 subite, nei 4 precedenti incontri giocati nel suggestivo impianto da 100.000 posti. A far salire le chance, tuttavia, è l'assenza data quasi per certa di Lionel Messi, che come l'anno scorso sarà costretto a saltare i nerazzurri, almeno nella partita di andata.