Dal centro federale di Ostia alla sede di allenamento della nazionale italiana e della Rari Nantes Savona, società di vertice del nuoto artistico e club di molte azzurre. Lunedì le sincronette ucraine si trasferiranno alla piscina olimpica Carlo Zanelli dove incontreranno nuovamente i doppisti del misto Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero e le e atlete del duo Linda Cerruti e Costanza Ferro, che insieme al direttore tecnico Patrizia Giallombardo le accoglieranno come avvenuto l'8 marzo scorso, festa delle donne e del loro arrivo a Roma dopo la lunga fuga dall'Ucraina in guerra. In programma common training con l'Italia oltre, ovviamente, a esercitazioni nelle rispettive routine.
"Siamo molto contenti di come si stanno integrando le campionesse ucraine - racconta Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto e del Gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati - Così come siamo contenti che la nostra iniziativa sia stata emulata da molti altri che si sono attivati per garantire ad atleti di diverse discipline ospitalità e sicurezza. Peraltro allenarsi con una squadra così forte è anche un’opportunità di crescita per il nostro movimento".
Durante il collegiale la selezione ucraina di sincro, composta da 13 atlete e 6 membri dello staff tecnico, dormirà presso alloggi messi a disposizione da ARTE Savona, l'Azienda Regionale Territoriale per l'edilizia, grazie alla sensibilità di Regione e Prefettura, ed arredati dalla Federazione Italiana Nuoto.
"Ringrazio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore Marco Scajola per la disponibilità e la condivisione del progetto - continua Barelli - Lodevole l'iniziativa di destinare temporaneamente questi alloggi alle ragazze del sincro che continueremo a sostenere finché ce ne sarà bisogno".
Nel frattempo prosegue e diventa a tempo indeterminato anche il collegiale della selezione ucraina élite di nuoto nel centro di allenamento a Lignano Sabbiadoro composto da piscina olimpica e dotato di foresterie, palestra e ristorazione. In carico alla federazione 14 atleti, guidati da 4 tecnici e i loro familiari e perfino una bambina nata il 20 febbraio scorso. "Stiamo dando speranza con gesti concreti di solidarietà - conclude Barelli - Lo sport è condivisione. La Federnuoto ne è strumento ed esempio".