Il Bari Calcio è stato profondamente colpito dallo scandalo del calcioscommesse, soprattutto con l'ultima ammissione di Andrea Masiello. La società pugliese ha preso posizione con un comunicato sul proprio sito: "Difenderemo la nostra storia e quella del calcio della nostra terra. Dopo trentacinque anni di gestione apprezzata dalle istituzioni calcistiche per correttezza e rispetto delle regole, la nostra società subisce l'onta e la mortificazione di comportamenti illeciti ed amorali tenuti da propri calciatori ai quali ha trasmesso sempre sani principi e sentimenti di familiarità. Pur con profonda amarezza è forte la volontà di difendere la nostra storia e quella del calcio della nostra terra, in ogni contesto e in tutte le sedi istituzionali".
Il documento si chiude con un appello all'equilibrio e alla vicinanza a Torrente e squadra. "In questo momento così turbolento ci rivolgiamo al senso di responsabilità di tutte le parti sociali ad ogni livello, affinchè tutti insieme si trovi una comune linea comportamentale ispirata alla difesa dei valori che appartengono alla nostra cultura. Un ulteriore sollecitazione e ringraziamento va alla migliore tifoseria che, pur nella sofferenza del momento, dimostra e dimostrerà sempre attaccamento alla nostra squadra". Ieri l'avvocato Aurelio Gironda, in qualità di legale del Bari Calcio quale parte offesa nell'inchiesta sul calcioscommesse, aveva presenziato alla conferenza stampa tenuta dal procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, sugli arresti di Andrea Masiello, Giovanni Carella e Fabio Giacobbe.