''Sapevo che c'erano difficoltà economiche, ma non immaginavo così gravi". Così Vincenzo Torrente, allenatore del Bari, si esprime sulla crisi societaria in cui è precipitato il club biancorosso negli ultimi mesi. I Matarrese sembrano aver tirato i remi in barca, ma le offerte per l'acquisizione del club ancora latitano. La situazione si è ulteriormente aggravata quattro giorni fa: la società pugliese ha annunciato di non aver assolto il pagamento degli stipendi del secondo trimestre 2011. Un’inadempienza che farà scattare, per la prima volta nella storia dei galletti, una penalizzazione in classifica di due punti. "A noi spetta il compito di fare il nostro dovere per sperare che cambi qualcosa - ha aggiunto il tecnico -: il mio compito è tenere unito il gruppo".
Non resta che aspettare, dunque, e sperare che arrivi qualche acquirente che scacci il fantasma del fallimento che, ad oggi, alleggia sopra il San Nicola. Una situazione difficile, nonostante la quale, però, il Bari ha cominciato con il piede giusto il campionato: 11 punti in 7 partite, gli ultimi tre realizzati contro il Livorno sabato scorsa. E domani c'è l'impegno allo Scida di Crotone: "Vorrei vedere Donati e compagni giocare con la stessa intensità mostrata nei primi venti minuti contro il Livorno - ha affermato Torrente -: sarebbe un grande passo avanti come mentalità e continuità di risultati. Questa e la prossima partita ci diranno chi siamo e dove possiamo arrivare in questo campionato".