La Fiorentina, che sta attraversando un momento difficile, è attesa nel secondo turno del girone di Conference League al “Fatih Terim” di Istanbul dal Basaksehir, allenato dall’ex interista Emre e che al contrario sta andando a gonfie vele.
Il fatto che si giochi proprio nello stadio intitolato a Fatih Terim, storico allenatore in passato della Fiorentina, fa capire quanto sia ricca di significato questa trasferta a Istanbul per la compagine viola, che affronta la formazione più difficile del suo raggruppamento di Conference League. Sarebbe stato meglio andare in Turchia con 3 punti in tasca, ma al Franchi contro i modesti lettoni dell’RFS i gigliati non sono riusciti ad andare oltre un pareggio per 1-1. Quella partita ha rappresentato lemblema del difficile momento che sta vivendo la formazione allenata da Vincenzo Italiano, che sta faticando a segnare e non solo. E la posizione dello stesso tecnico nativo di Karlsruhe, protagonista nella scorsa stagione di un ottimo lavoro culminato con la qualificazione alla Conference League, sta iniziando a vacillare.
A dire la verità non è nemmeno tanto fortunata la Fiorentina in questo momento, basti pensare alla partita di Bologna, sbloccata da Martinez Quarta e poi ribaltata in 3 minuti da un gol di Barrow viziato da un’imperdonabile leggerezza di Igor e dalla rete di Arnautovic su cui ci sono forti dubbi per una presunta irregolarità di Kasius sullo stesso difensore argentino, poi convalidata da Orsato dopo la revisione al Var. Un episodio che ha mandato su tutte le furie il ds Pradè e che i toscani devono cercare di trasformare in energia per affrontare un avversario tutt’altro che semplice. Il Basaksehir infatti ha appena vinto il derby con il Besiktas ed è partito bene sia nel campionato turco che in Conference League, con il poker esterno rifilato agli Hearts in Scozia che l’ha fatto subito diventare il grande favorito del girone.
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