Un'altra sfida internazionale sui campi del maxibasket, e ancora una volta i nostri azzurroni sono pronti. Stavolta il giro di giostra è mondiale, e si chiama World League. L'appuntamento è a Zara dall'11 al 16 aprile, gli avversari sono agguerriti. Due le formazioni che rappresentano l'Italia, la Over 50 guidata da coach Alberto Bucci e la Over 45, per la quale si scomoderà nientemeno che Dan Dan Peterson, illustre new entry nel mondo del maxibasket. Basterebbe la partecipazione di due personaggi del calibro di Bucci e Peterson per convincere i criticoni che il basket degli Over, o maxibasket, è una cosa seria. Non è vero che gli avversari sono allegri vecchietti che si fanno una vacanza e vogliono renderla più interessante giocando delle partite sull'onda della nostalgia. Chi ha assistito a una rassegna internazionale di maxibasket sa che vincere un titolo europeo o mondiale è tutto meno che una passeggiata. E sta diventando sempre più difficile.
A Zara hanno fatto le cose in grande, anche perché la gente di qui ha un'alta considerazione del ruolo internazionale di questa città nel basket. Gli zaratini citano volentieri questo adagio: "Dio ha creato gli uomini, Zara ha creato il basket". Il proverbio fa sorridere parecchi, a cominciare dagli americani, naturalmente. Esagerazioni a parte, nessuno dubita che questa sia una città benedetta dagli dei del basket, e che sia straordinariamente fertile di talenti. Le partite della rassegna di maxibasket si giocheranno quasi tutte nel sontuoso palasport da 8 mila posti intitolato a "Kresimir Cosic", probabilmente il cestista zaratino più famoso, più acclamato e più amato nel mondo.
La World League, a differenza dei campionati mondiali - quest'anno in programma in agosto a Orlando, Usa - non è aperta a tutte le categorie del maxibasket, che sono 9, dalla Over 35 alla Over 75, ma solo alle categorie più competitive: cinque per gli uomini(Over 35, 40, 45, 50, e 55) e tre per le donne (Over 30, 35 e 45). Scende in campo, insomma, la crème de la crème del maxibasket. Le squadre in lizza a Zara sono 72, mentre per i mondiali di Orlando in agosto si sono già iscritte 216 formazioni, che è già record e che promette si arrivare a 250. A Zara faranno il loro ingresso nel maxibasket Giappone - con due formazioni maschili e una femminile - e Sudafrica con una squadra maschile.
Gli azzurri Over 50 di coach Bucci sono inseriti nel girone più numeroso e più combattuto, composto da ben 15 squadre, con avversari di grosso calibro, a cominciare da Slovenia, Brasile, Serbia, e naturalmente Croazia, che schiera ben cinque formazioni. Peccato che la rosa degli azzurri, pronti, via, abbia perso subito due petali, e non da poco: il play - nonché businessman - Piero Montecchi, a cui il lavoro non permette di lasciare Miami, dove vive, e il fromboliere Claudio Capone, alle prese con un malanno alla spalla che gli impedisce di alzare il braccio, la sua arma letale in campo. Comunque Ponzoni e Bucci hanno messo assieme una bella squadra: Stefano Sbarra, Fabio Bortolini , Roberto Bullara; Marco Tirel, Mario Boni, Marco Solfrini; Flavio Carera, Maurizio Venturi e Roberto Tortù.
L'Italia di coach Bucci, che alla rassegna iridata di Salonicco batté di misura la forte Slovenia, è campione del mondo in carica. La Slovenia sta affilando le armi, vuole la rivincita. Squadra da battere è anche l'Italia Over 45, anch'essa campione mondiale in carica, messa assieme con passione e competenza da Luca Allegrini, che potrà valersi dell'apporto di Dan Peterson. La categoria Over 45 è quella che ogni anno domina incontrastata le competizioni internazionali di maxibasket dal 2008 a questa parte. Il quintetto di partenza è di tutto rispetto, anche per la presenza di eccellenti giocatori naturalizzati: Lupo Rossini, Petar Naumoski, Sylvester Gray, Steve Carney e Gei Gei Capone. Ottima la batteria dei lunghi che si avvale anche di Danilo Del Cadia e di Luca Silvestrin. Sulla carta il suo cammino verso il gradino più alto del podio è più facile di quello che deve fare l'Italia Over 50. Il girone Over 45 girone infatti è composto da solo sei squadre e dovrà vedersela con Austria, Colombia, Bosnia e due formazioni della Croazia. Le insidie maggiori vengono dai croati.
Per anni la World League non è stata disputata. Nella bacheca degli azzurri figura un argento conquistato nell'edizione del 1997 a Lublino con Ponzoni mattatore nelle vesti di giocatore e allenatore. La rassegna in Croazia darà buone indicazioni per i mondiali di Orlando, negli Usa, dove - col permesso di Zara - è stato creato il basket, e dove la concorrenza sarà fortissima.