E' ancora l'Olympiacos a salire sul tetto d'Europa. Nella finalissima di Eurolega, all'O2 Arena di Londra, i greci sconfiggono 100-88 (Spanoulis 22; Fernandez 21) il Real Madrid e si laureano campioni per la seconda volta consecutiva. Partita meno complessa rispetto all'ultimo atto dello scorso anno, quando fu necessaria una rimonta da urlo per avere la meglio del Cska (i russi hanno tra l'altro vinto la finalina di consolazione contro il Barcellona 74-73): stavolta il Real Madrid spaventa la truppa di Bartzokas solo nel primo quarto, chiuso addirittura 27-10 per gli spagnoli. Poi è un monologo dell'Olympiacos, trascinato dal solito, immenso, Vasilis Spanoulis, autore a 1'30" dalla sirena della sensazionale tripla del 90-79 e nominato per la terza volta in carriera Mvp delle Final Four.
Parte alla grande, si diceva, il Real Madrid. La squadra di Pablo Laso gioca un primo quarto di grande intensità difensiva, con Rudy Fernandez che sembra poter prendere per mano la squadra e trascinarla verso il successo. Così non è, perché l'esperienza dei greci viene fuori già a partire dal secondo periodo: all'intervallo lungo è 41-37 per gli spagnoli. L'Olympiacos rimette in equilibrio la gara nel terzo quarto, chiuso sul 61-61, poi in campo restano solo i greci. Coadiuvato da un Acie Law killer (16 punti per lui), da Sloukas e da Kyle Hines (11 e 12 rispettivamente), Spanoulis dimostra ancora una volta di essere il miglior giocatore europeo. Il Madrid va sotto e si innervosisce, cerca di buttarla sulla rissa e prova troppo tardi a rientrare con le triple di Lull (14 a referto con 4/7 da tre). Nulla da fare, il tecnico di Fernandez a 30" dalla fine segna la resa definitiva della truppa di Laso. Alla fine è 100-88, l'Olympiacos è campione d'Europa per la terza volta nella sua storia.