Scatta oggi la 37esima edizione degli Europei di pallacanestro. Si svolgeranno fino al 18 settembre in Lituania, paese dell'ex Unione Sovietica che respira pallacanestro 365 giorni l'anno. Terra di grandi campioni come Arvydas Sabonis, Sarunas Marciulionis, e più recentemente Sarunas Jasikevicius, Ramunas Siskauskas, Rimas Kaukenas e i gemelli Lavrinovic. Quest'anno l'Europeo si annuncia di altissimo livello perché, con il lockout Nba, tutti i giocatori che militano in formazioni americane hanno accettato l'invito delle rispettive selezioni. E poi, particolare non da meno, questa rassegna mette in palio due posti per le Olimpiadi di Londra 2012.
La favorita d'obbligo è la Spagna del ct Sergio Scariolo e dei fratelli Pau e Marc Gasol: le Furie Rosse dal 2006 hanno vinto un oro mondiale, un oro e un argento europeo e l'argento olimpico a Pechino. Poco? Sono la squadra con più talento in assoluto e sarà dura batterli, a meno che non si pestino i piedi da soli. Un gradino sotto ci sono la Francia, zeppa di giocatori Nba come Tony Parker, Joakim Noah (il figlio dell'ex tennista) e Nicolas Batum, che ha perso solo con la Spagna nelle amichevoli, la Serbia, immancabile protagonista ricchissima di giovani talenti e incredibile tradizione, e la Lituania paese ospitante, con un mix di grandi vecchi (Jasikevicus, Kaukenas) e giovani prospetti (Pocius e Valanciunas).
E l'Italia? Gli azzurri proveranno a recitare il ruolo della variabile impazzita che darà fastidio alle big. Il talento è di primissimo livello, con Bargnani, Belinelli e soprattutto Gallinari: il resto va verificato in una competizione così importante, anche se Mancinelli è cresciuto come quarto violino e il ct Simone Pianigiani è una garanzia.