Basket, Europei 2015: Italia da sogno, Spagna demolita

Pubblicato il 9 settembre 2015 alle 08:00:02
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Rivivi le emozioni di Spagna-Italia: la cronaca

E' una notte da sogno per l'Italia del basket. Nella terza giornata degli Europei di Berlino gli azzurri superano la Spagna con un sonoro 105-98 e danno uno schiaffo poderoso a tutte le critiche arrivate dopo le prime poco brillanti prestazioni con Turchia e Islanda. Secondo tempo da urlo per gli uomini di Pianigiani, trascinati da Gallinari (29) e Belinelli (27) in serata di grazia: le Furie Rosse alzano le mani, non bastano i 34 di Gasol.

Alla Mercedes-Benz Arena si alza forte Seven Nation Army, il coro che ha accompagnato un'altra Italia, quella del calcio, al trionfo mondiale del 2006. Gli azzurri avevano una discreta pressione sulle spalle dopo il ko all'esordio contro la Turchia e la vittoria sofferta con l'Islanda, tutti volevano un risposta sul campo: che è arrivata. Un riscatto prepotente, capace di spazzare via anche una corazzata come la Spagna. Da subito si capisce che l'Italia fa sul serio: approccio alla partita giusto, Bargnani parte forte ma difendere su Gasol non è facile, infatti il campione iberico ci carica di falli. Sorpassi e controsorpassi fino all'intervallo lungo, dove la Spagna è avanti 45-42 ma l'Italia è comunque da applausi. Ancora non avevamo visto niente.

Nella ripresa infatti la squadra di Pianigiani tira fuori dal cilindro una prestazione stellare, con Belinelli che inizia a mettere triple da qualsiasi posizione (chiuderà con 7/9 dall'arco e 25 punti su 27 nel secondo tempo). Con un parziale shock di 13-0 l'Italia trova la doppia cifra di vantaggio (57-47) e annichilisce la Spagna, che però non ne vuol sapere di alzare bandiera bianca e resta attaccata grazie anche a Mirotic (13), Llull e Reyes (9), oltre al solito inarrestabile Gasol. Arrivata a -4 (67-63) però, l'Italia sale di nuovo in cattedra trascinata da un Gallinari devastante. Ma sarebbe ingeneroso focalizzarsi sui singoli, visto che tutto il gruppo è andato fortissimo: da Gentile (13) e Aradori (11), fino a Melli (4) e Cusin (3). Adesso ci sono i padroni di casa della Germania, ma questa Italia non può aver paura di nulla.