Sarà Milano-Sassari la finale delle Final Eight di Coppa Italia 2015. Al PalaDesio l'Olimpia supera Brindisi 76-65 e raggiunge l'ultimo atto del torneo 19 anni dopo l'ultima volta. Per i biancorossi, trascinati da Brooks (14) e Samuels (13), adesso ci sono i campioni in carica della Dinamo, che nell'altra semifinale spazzano via Reggio Emilia 77-65 grazie ad un super Logan (16): l'EA7 vuole vendicare il ko dello scorso anno incassato nei quarti.
Gara pirotecnica ed equilibrata fino all'ultimo quarto quella tra Milano e Brindisi. Parte col piede giusto l'Enel (0-7), ma un con parziale di 24-4 la squadra di Banchi rigira subito l'inerzia del match arrivando sul +10 al primo mini break (26-16). Chi pensa che la partita sia finita si sbaglia di grosso perché i pugliesi, trascinati dallo scatenato Denmon (17), trovano un controparziale di 2-15 e rimettono la testa avanti (32-33), prima che l'Olimpia metta in fila quattro punti per il 36-33 di fine primo tempo. Nella ripresa Milano alza il muro difensivo grazie soprattutto ad un Moss in serata di grazia e Brindisi, seppur riesca ad acciuffare il pari sul 43-43, vede i biancorossi allontanarsi col passare dei minuti. Anche l'ultimo sussulto d'orgoglio dell'Enel (65-61) è respinto dall'EA7 grazie a Kleiza che nel quarto quarto sale in cattedra firmando 10 punti.
Nell'altra semifinale Sassari si dimostra ancora una volta squadra adatta a questa competizione, centrando il quinto successo consecutivo dopo i tre dello scorso anno e quello nei quarti con Cremona. La partenza però non è facile per la Dinamo, che fatica a fermare Polonara e Kaukenas, quest'ultimo top scorer del match con 21 punti: al primo mini break Reggio è avanti di 1 (18-19). Nel secondo quarto la gara resta in equilibrio ma due triple di Logan (chiuderà con 4/6) spingono Sassari avanti all'intervallo (36-35). Nella ripresa la musica cambia e la squadra di Sacchetti prende il largo: Sanders (13) e Kadji (12) danno il loro contributo e il gap si allarga piano piano sino al +17 (75-58), per Reggio - che paga soprattutto una giornata storta dall'arco (3/26) - è notte fonda.