In attesa di tornare negli Stati Uniti per preparare la nuova stagione, Danilo Gallinari si gode gli ultimi giorni di vacanza a Milano: c'è ancora qualche tossina da smaltire dopo la delusione del Preolimpico di Torino. "Una delusione così, sportivamente, non l'avevo mai vissuta. Ci ho messo molto a digerirla. Sono stato 3-4 giorni senza dormire, non è stato facile. Il dispiacere maggiore è aver perso in casa, davanti a 15mila tifosi. C'era un'atmosfera fantastica. E' un peccato ancora più grande. Fortunatamente la vita ti porta altre sfide", ha detto il Gallo da Graffignana.
Gallinari, intervenuto all'evento in cui è stata siglata un'importante collaborazione pluriennale tra la Nba e Ubi Banca, che sarà partner esclusivo e primo gruppo finanziario del Paese ad affiancare la Lega professionistica americana con carte prepagate brandizzate Nba personalizzabili con i loghi delle trenta squadre, eventi e campagne promozionali, ha detto ancora sulla nazionale: "Mi auguro che finisca questo discorso di perdere quanto conta dopo le sconfitte con la Lituania agli Europei e con la Croazia al Preolimpico. Però bisogna rendersi conto di chi si è. Dire che è la nazionale più forte e talentuosa di tutti i tempi non è vero, dire che è una delle nazionali più forti d'Europa non è vero, nè sulla carta, nè sul campo. Tutti, noi giocatori e voi addetti ai lavori, dobbiamo correggere il tiro. Vincere a livello europeo è quasi un miracolo".
Ora la testa è rivolta all'Nba e alla nuova stagione con Denver: "Questi Nuggets sono lo stesso gruppo da 3 anni, il problema sono stati gli infortuni. Speriamo di riuscire a restare sani e forse avremo una chance per giocarcela. L'obiettivo è andare ai playoff, per quanto mi riguarda ripetere o migliorare le cifre dell'anno passato. L'All Star Game? Ci penso ma serve una squadra con record vincente, altrimenti non ci vai". Danilo ritroverà una lega diversa, con Durant ai Golden State Warriors e senza più Kobe Bryant e Tim Duncan: "Io non avrei mai fatto la scelta di Durant perchè era già in un'ottima squadra come i Thunder, sarei rimasto a OKC. Kobe e Duncan? Sarà diverso senza due futuri Hall of Famer, due dei più forti nella storia. Sarà strano giocare contro Spurs e Lakers e non vederli in campo".
Infine una battuta sul futuro che potrebbe anche chiamarsi Olimpia Milano: "Ho ancora due anni di contratto coi Denver Nuggets. Mi auguro di poter stare lì. Nella mia carriera non ho mai fatto scelte per soldi. Voglio stare in una franchigia in cui sto bene e che sta provando a vincere. Se mi scambiano? Mi auguro che non succeda. Milano? L'Olimpia è l'unica squadra per cui giocherei in Italia. Ma non vorrei tornare per chiudere semplicemente la carriera, se tornassi sarebbe per giocare da protagonista".