La notte Nba vede la caduta degli dei: perdono, in un solo colpo, Golden State, Cleveland e Oklahoma. Gli Warriors subiscono una pesante sconfitta contro gli Utah Jazz: nonostante Klay Thompson chiuda con 27 punti, 3 assist e 6 rimbalzi, i padroni di casa si impongono 129-99 grazie alle doppie doppie di Rubio (23 punti e 11 assist) e Favors (18 punti e 10 rimbalzi). Irriconoscibile Stephen Curry, che in quasi 30 minuti realizza solo 14 punti con 1 su 7 da 3 in un match in mano a Utah dal primo all'ultimo minuto. Non va meglio a Cleveland: alla Little Caesars Arena, Detroit si impone 125-114 con Johnson e Bullock, rispettivamente 26 e 22 punti, e un Drummond da urlo in difesa: 22 rimbalzi, di cui solo 5 offensivi. Non va meglio di Curry a LeBron, 21 punti, 7 assist e 6 rimbalzi. Brutta giornata anche per Oklahoma che, nonostante i 28 punti di Paul George, cade 102-96 a Washington contro i Wizards, guidati da Porter e Beal. Giornata di "riposo" anche per Russell Westbrook, in doppia doppia, ma a quota 13 punti e 10 assist.
La scena, allora, se la prendono Houston e James Harden. I Rockets vincono 114-107 contro Orlando, ma grandissima parte del merito va al Barba, che realizza addirittura 60 punti andando in tripla doppia grazie anche ad 11 assist e ai 10 rimbalzi, con gli altri due top scorer, entrambi dei Magic (Speights e Hezonja), addirittura a quota 17 punti. Vince Toronto, che batte 109-104 Minnesota e accorcia le distanze dalla vetta ad Est. Bene anche San Antonio, che con Aldridge, Gasol e Anderson (rispettivamente 30, 18 e 18 punti) piegano all'ultimo respiro Denver. Prestazione alla Drummond anche per Kanter, che con i suoi 20 punti e i suoi 20 rimbalzi (15 difensivi), contribuisce, insieme al solito Porzingis da 28 punti, al successo dei Knicks su Brooklyn (111-95). Infine, doppio colpo esterno per Sacramento e Portland, che si impongono rispettivamente sui Pelicans (103-114) e sui Clippers (96-104).