L'associazione dei giocatori Nba ha respinto l'ultima proposta dei proprietari sul rinnovo del contratto collettivo. Il lockout prosegue e l'intera stagione 2011-2012, che avrebbe dovuto cominciare lo scorso primo novembre, è adesso da considerarsi a rischio. Secondo quanto riferisce Espn, lo scenario più probabile prevede lo scioglimento del sindacato e la possibilità, per i giocatori Nba, di portare in tribunale la Lega professionistica nordamericana di basket per violazione delle leggi antitrust. I tempi, in questo caso, si allungherebbero e la soluzione diventerebbe sempre più lontana.
L'ultima proposta presentata dal commissario Nba David Stern prevedeva una divisione delle entrate a metà: 50 per cento ai proprietari e 50 per cento ai giocatori. Questi ultimi, secondo il contratto scaduto il 30 giugno scorso, ricevevano invece il 57 per cento delle entrate. "Siamo pronti a intraprendere l'azione legale contro la Nba", dice Billy Hunter, direttore esecutivo del sindacato. "La proposta di Stern è stata giudicata estremamente ingiusta. Gli atleti non sono disposti ad accettare nessun ultimatum".