L’Olimpia Milano è campione d’Italia per la 28esima volta, dominando la sesta gara (96-71) della serie contro Trento e replicando così il 4-2 esterno di due anni fa, quando la festa arrivò a Reggio Emilia. La squadra di Pianigiani è indirizza subito l'ultimo epidosio, prendendo il controllo del match per poi volare sulla doppia cifra di vantaggio senza mai far rientrare in discussione il risultato, che condanna ancora i piemontesi a perdere la seconda finale consecutiva.
La stanchezza condiziona la partita di Trento che viene colpita dalle grandi percentuali dall'arco (18/35) degli avversari che grazie all'ottimo atteggiamento in difesa riescono a limitare Shavon Shields, che chiude comunque a quota 19 punti ma non riesce a togliersi la soddisfazione di vincere almeno il titolo MVP della serie scudetto. Il premio personale va a Andrew Goudelock, che anche nella partita decisiva realizza 21 punti che dopo la strepitosa stoppata sul finale di gara-5 lo consacrano come miglior giocatore. Pianigiani, spesso criticato dalla stampa, è stato capace di far crescere la squadra portandola al massimo ai playoff, dove grazie al lavoro di squadra è riuscito a centrare il titolo. Il simbolo di questa stagione però, oltre al già citato Goudelock, Micov, Guidatis e Jerrels è stato il capitano Cinciarini, che con il suo carattere e leadership è stata la vera anima di questo gruppo vincente.