Milano e Sassari iniziano con una vittoria i loro playoff. In gara-1 dei quarti di finale l'Olimpia stende Pistoia con un netto 73-59, mentre la Dinamo s'impone 75-73 in rimonta contro Brindisi. Al Forum l'EA7 soffre in avvio ma viene fuori alla distanza, trascinata dai 18 punti di Melli. Al PalaSerradimigni invece la Banco di Sardegna, sul -15 a metà terzo quarto, riesce in una super rimonta: ai pugliesi non bastano i 29 centri di Dyson.
Ad Assago la formazione di Banchi accusa un po' di tensione da inizio playoff e soffre al tiro soprattutto con Gentile e Langford, rispettivamente 0/5 e 4/11 dal campo. Milano riesce comunque a star sopra per tutta la partita ma neanche il +10 di metà secondo quarto (30-20) dà tranquillità all'Olimpia, che osserva Pistoia mantenere lo svantaggio sempre sotto la doppia cifra. Dopo l'intervallo la Giorgio Tesi continua a macinare canestri con Wanamaker - top scorer con 20 punti -, ma è una tripla dell'ex Galanda a riportare i toscani ad un possesso di distanza (49-46 al 28’). Gli ospiti restano attaccati ma non riescono nell'aggancio, così nel finale Milano trova il decisivo parziale di 10-0 che fa scendere i titoli di coda sul match.
Ben più spettacolare la gara in Sardegna, dove l'Enel Brindisi fa capire sin dai primi minuti di voler in tutti i modi invertire il fattore campo. E ci arriva molto vicina, dato che trascorre al comando quasi l'intera gara, trascinata da un Dyson in serata di grazia. Gli ospiti chiudono il primo tempo sul +8 (32-40), per poi volare sino al +15 (42-57) gelando l'entusiasmo del PalaSerradimigni. A cavallo dell'ultimo mini-intervallo i sardi si scuotono e con un parziale di 11-0 tornano sotto, ponendo le basi per un finale thrilling: i liberi di Caleb Green firmano l'aggancio (69-69), poi la bomba del sorpasso di Drake Diener con la risposta di Dyson (72-72), infine la tripla ancora di Caleb Green (75-72). A due secondi dalla sirena, dopo un libero di Dyson (75-73) e una palla recuperata, James Delroy conquista tre tiri dalla lunetta ma l'emozione gli gioca un brutto scherzo