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Sassari espugna Milano con una prestazione autoritaria e batte un colpo nella serie di semifinale scudetto. Gli uomini di Meo Sacchetti vincono 90-83 (D. Diener, C. Green 20; Gentile 21) al Forum di Assago e si portano sull'1-1 dopo la sconfitta di Gara 1: gioco da 3 e ritmi vertiginosi stendono un'Olimpia che disputa un ottimo primo tempo e poi si scioglie come neve al sole. Tra due giorni la sfida si sposta, per due gare consecutive, in Sardegna.
Nei primi due quarti, dopo la solita partenza lampo degli ospiti (7-0 firmato Marques Green e Drake Diener), Milano sembra poter dominare gli avversari grazie a Daniel Hackett (7 punti a referto e nel complesso una prestazione modesta in cabina di regia) e all'energia dalla panchina di CJ Wallace, Kangur e Cerella. A loro si aggiunge un Alessandro Gentile ancora una volta in serata di grazia: il capitano dell'Olimpia appare incontenibile per larghi tratti, ma non trova la corretta alternanza con Keith Langford (partita opaca, 11 punti con triple interessanti solo nei periodi centrali) e Sassari chiude all'intervallo comunque agganciata alla gara, sul 40-31. Poi la Dinamo aggredisce la partita nel migliore dei modi e stende Milano con un terrificante 35-20 di parziale nel terzo quarto: i padroni di casa barcollano sotto le bombe dall'arco della squadra di Meo Sacchetti, con Drake Diener e Caleb Green al solito ispiratissimi. Ultimo periodo con Milano che cerca disperatamente di rientrare a contatto affidandosi troppo alle penetrazioni e alle conclusioni di Gentile, Sassari alza il livello della difesa e, nonostante l'EA7 arrivi anche a - 4 al 39' con la tripla di Jerrells, riesce a condurre in porto un preziosissimo 1-1. Ora la Banco di Sardegna proverà a far valere il fattore campo tra le mura amiche del PalaSerradimigni: con due vittorie Sassari si ripresenterebbe ad Assago sul 3-1 e con ampio margine da gestire. E per Milano, che ora ha disperato bisogno di tornare alla vittoria esterna dopo le due sconfitte nei quarti a Pistoia, potrebbe già essere notte fonda.