Belgrado. Comincia nel migliore dei modi il torneo Preolimpico per l’Italia, che batte il Portorico 90-83 e si regala la semifinale contro la vincente della sfida tra Filippine e Repubblica Dominicana (in campo stasera alle 20.30). Dopo il forfait del Senegal, out dalla competizione per alcuni casi COVID-19 all’interno della delegazione, quello contro i centroamericani era per gli Azzurri un vero e proprio spareggio per evitare la Serbia in semifinale e per incrociarla, eventualmente, solo nella finalissima del 4 luglio.
Gli Azzurri hanno scelto di inginocchiarsi, prima dell’inizio di ogni gara al Preolimpico, in sostegno al movimento #BlackLivesMatter contro il razzismo.
Così il CT Meo Sacchetti: “E’ stata una gara dura anche perché nei primi due quarti non siamo stati abbastanza aggressivi sulle guardie avversarie. Non bene in attacco e non bene in difesa. Nel secondo tempo molto meglio anche se poi abbiamo sofferto nel finale. Una gara del genere poteva essere messa in preventivo visto che veniamo da almeno un paio di settimane di soli allenamenti. E tutti sappiamo che allenarsi non è come giocare una partita, soprattutto con un gruppo che per forza di cose è stato assemblato strada facendo. In ogni caso, abbiamo fatto un passo in avanti e sabato vogliamo farne un altro provando a migliorarci ancora”.
Il primo tempo ricorda i primi 20 minuti giocati, proprio contro il Portorico, a Wuhan nell’ultimo match del Mondiale 2019. Allora il parziale all’intervallo fu 46-26 mentre quello di Belgrado recita un più rassicurante 44-37 per i centroamericani, che partono fortissimo, agevolati anche da una fase difensiva Azzurra non esattamente quadrata. I ragazzi di coach Sacchetti pagano il match saltato contro il Venezuela, unico test che avrebbe consentito a questo roster di potersi testare prima della competizione ufficiale. Sprofondata sul -17 (42-25), l’Italia trova le forze per reagire piazzando un parziale di 12-2 e andando a riposo a -7 (44-37). Nel secondo tempo, proprio come in Cina, la musica cambia: la difesa stringe le maglie e salgono in cattedra i tre tenori, che stasera sono Achille Polonara (doppia doppia da 21 punti e 11 rimbalzi), Nico Mannion (21 punti e 6 assist) e Simone Fontecchio (21 punti). I loro acuti si innestano in una prestazione di squadra che nel terzo periodo produce il 27-14 che permette all’Italia di mettere il naso avanti per la prima volta nel match (59-58 al 27esimo). Sembra fatta ma il colpo di coda del Portorico, tutto sulle spalle di Gian Clavell (24 punti) e Gary Browne (16 punti e 16 assist), costringe gli Azzurri ad un finale non troppo tranquillo. Poco più di cinque minuti in campo per Alessandro Pajola, tenuto precauzionalmente a riposo dopo una lieve distorsione.
Serviva vincere. Per evitare la Serbia in semifinale e per rodarsi finalmente tutti insieme. Obiettivi entrambi raggiunti.
Gli Azzurri torneranno dunque in campo sabato 3 luglio (orario da stabilire, diretta Sky Sport e Rai Sport) contro la vincente di Filippine-Repubblica Dominicana. L’altra semifinale sarà Serbia-Portorico (3 luglio, orario da stabilire).