Serie A: Milano da incubo, Cantù stravince

Pubblicato il 27 dicembre 2011 alle 07:50:42
Categoria: Notizie Basket
Autore: Redazione Datasport.it

Santo Stefano da incorniciare per Cantù, da dimenticare in fretta per Milano. La Bennet di Andrea Trinchieri sfodera una partita praticamente perfetta e rifila una pesantissima sconfitta all'Olimpia di Scariolo, che esce dal Pianella con un ko difficile da digerire sia nel punteggio (79-54) che nel gioco. Il successo nel derby vale ai canturini il secondo posto in classifica a quota 14 punti, in coabitazione con Biella (a riposo) e a -2 dal tandem di testa formato da Milano e Siena (i campioni d'Italia giocano domani sera in casa contro Casale). Per l'Armani, reduce dall'impresa di Belgrado in Eurolega, si tratta della terza sconfitta stagionale in campionato.

La partita inizia subito nel segno di Cantù. La squadra di Trinchieri si presenta sul parquet del Pianella con una grinta decisamente superiore a quella dell'EA7. Le prime bombe di Markoishvili e Micov sono un chiaro avvertimento al quintetto di Scariolo. Shermadini entra e fa la differenza portando i suoi a +8, poi il primo quarto si chiude con i tifosi canturini in delirio per due bombe consecutive di Mazzarino e Basile: il 27-12 che campeggia sul tabellone fa impressione.

E il resto della partita non è da meno. La Bennet viaggia costantemente su un vantaggio in doppia cifra (si arriva anche a un rotondissimo 50-25) mentre ai giocatori di Milano sembra davvero rimasto sullo stomaco il panettone. A Cantù riesce tutto, all'Olimpia nulla, nemmeno i tiri più semplici. L'EA7 deve aspettare addirittura l'inizio del terzo quarto per mettere a segno la prima tripla con Cook: a fine partita la statistica dalla distanza sarà impietosa (4/18). Gli ultimi minuti sono pura accademia, con i tifosi di Cantù in delirio per una vittoria che, almeno in queste proporzioni, nessuno avrebbe mai potuto immaginare alla vigilia. Trinchieri si gode cinque giocatori in doppia cifra: Markoishvili (17), Leunen (14), Micov (13), Mazzarino (11) e Shermadini (10). Poco da salvare per Milano: i 13 punti di Hairston e i 10 di Mancinelli contano davvero pochissimo.