Reazione d'orgoglio per Milano in gara 3 di semifinale playoff contro Trento. La formazione di Jasmin Repesa, sotto 2-0 nella serie, domina la sfida del Pala Trento con una prova finalmente convincente, chiudendo i conti sul 66-87 finale. I campioni d'Italia partono subito fortissimo e mettono la testa avanti sin dalla palla a due senza più voltarsi indietro. Sono 17 i punti dell'ex Davide Pascolo. A Trento non bastano i 16 di Hogue.
L’Olimpia Milano, spalle al muro, non può permettersi un altro passo falso in gara 3 di semifinale playoff contro l’Aquila Trento e Jasmin Repesa sceglie di affidarsi al quintetto lungo con Sanders da tre, Pascolo da quattro e Tarczewski da centro. L'EA7 scende in campo con la faccia cattiva ed è Hickman, uno dei più deludenti nei primi due episodi, a rompere gli indugi. Trento trova il contributo dai soliti noti: Craft e Hogue riescono a tenere botta all'aggressività ed al furore agonistico di Milano. Le due difese tolgono ritmo agli attacchi, contestando ogni tiro e le percentuali dal campo ne risentono con Milano che cerca la prima fuga con la bomba dell'ex di turno Pascolo (6-12). Le mani veloci di un tarantolato capitan Cinciarini permettono agli ospiti di allargare la forbice del punteggio e gli animi sul parquet si scaldano con McLean e Hogue che non se le mandano a dire in una prima frazione che si chiude sull’11-21. L'energia e l'intensità messe sul parquet da Milano sono ciò che è mancato al Forum ed i campioni d'Italia scappano sul +14 che costringe Maurizio Buscaglia al timeout. La risposta della Dolomiti passa dalle mani di Diego Flaccadori che rimette in ritmo l'attacco bianconero con 5 punti in fila, seguito dal solito Hogue che riporta a contatto i suoi. In un Pala Trento infuocato, Milano non si scompone e continua a seguire il proprio piano partita macinando gioco e andando all'intervallo lungo sul 32-42.
Al rientro sul parquet, è ancora un volta Pascolo a punire la difesa bianconera e, sulla bomba di Hickman che vale il nuovo +14, Buscaglia ferma subito il gioco per parlare con i suoi ragazzi (35-49). L'Olimpia non ha intenzione di scoprire il fianco al contropiede trentino mentre sull'altro lato del campo è sempre il solito Dada Pascolo a punire le scelte della difesa dall'arco dei 3 punti. L'intensità dei contatti è selvaggia e a farne le spese per primo è Tarczewski che commette presto il suo quinto fallo che lo esclude dalla contesa. Anche senza il suo centro, Milano continua a dominare il confronto e la tripla di Abass regala il nuovo massimo vantaggio (45-63). Negli ultimi 10 minuti, la spinta del pubblico di casa ridà fiato ed energie alla truppa di coach Buscaglia che è brava a riportarsi sul -12 con il solito Flaccadori ma l'illusione dura poco. L'Olimpia, infatti, per la prima volta nella serie, ha la forza mentale di non alzare mai le mani dal manubrio, continuando a martellare il canestro bianconero e controllando la sfida sia sotto il profilo emotivo che sotto quello tecnico. La Dolomiti non riesce a scuotersi dal proprio torpore e per Milano è troppo facile dilatare il gap e rintuzzare il proprio bottino. Al Pala Trento finisce 66-87 per l'Olimpia che torna così a respirare grazie alla prima vittoria nella serie.