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Cantù sconfigge Roma e riapre i discorsi nella semifinale scudetto: 81-73 (Aradori 19; Goss 19) il punteggio al PalaPianella, con gli uomini di Trinchieri sempre avanti dopo una partenza sprint ma ancora incerti nel gestire un finale più concitato di quanto ci si potesse attendere dopo tre quarti. Roma, piuttosto stanca, conduce ancora 2-1 ma deve incassare la prima sconfitta in questa serie: proverà a strappare una vittoria esterna tra due giorni, sempre in Brianza.
Partenza sprint della formazione di Trinchieri, che aggredisce subito il match: dopo i due punti di apertura di Aradori e Czyz, la Lenovo trova un devastante parziale di 12-0 (grande l'apporto iniziale di Alex Tyus e Pietro Aradori) che la proietta sul 14-2 e sembra spianare la strada verso una serata trionfale. E invece Roma lotta, trova due parziali da 5-0 e riesce a chiudere il primo quarto sul 20-14. Secondo quarto inaugurato da Aradori, che sembra lanciare la Lenovo con la tripla del 23-14: ma prima un Jordan Taylor 'mascherato' e poi Gigi Datome (6 punti dopo un quarto di astinenza), riportano sotto Roma per il 35-32 dell'intervallo lungo.
Terzo periodo con due squadre stanche e lunghe pause dal punto di vista realizzativo. Non manca invece l'agonismo, entra in gara anche Joe Ragland (4 punti nel periodo, con 9 importanti rimbalzi complessivi); ma è la difesa di Cantù (grande prova di Brooks su Datome) a garantire 9 punti di vantaggio a fine terzo quarto, 51-42. L'ultimo parziale si apre con la schiacciata beneaugurante di Mancinelli, a cui segue un canestro di Brooks che regala il + 13 ai padroni di casa. Il massimo vantaggio (+ 15) arriva ancora con Mancinelli, la Virtus battaglia per rientrare ma è la tripla del 62-48 di Ragland, a 5 dalla fine, a chiudere virtualmente i conti. Cantù fa di tutto per complicarsi la vita (antisportivo di Leunen, due possessi persi nell'ultimo minuto e tripla del meno 6 di Goss a 30" dalla sirena), ma alla fine è 81-73.