Troppa Siena per questa Varese. La Mens Sana espugna 69-82 (Green 20; Hackett 23) il PalaWhirlpool e centra la settima finale consecutiva. Dopo aver battuto Milano senza il fattore campo, gli uomini di Banchi si ripetono contro una Cimberio generosa ma penalizzata dall'assenza di Dunston e da un Polonara in grado di giocare solo 3 minuti. Nel finale alcune decisioni arbitrali scatenano la rabbia del pubblico lombardo, che si rende protagonista di un fitto lancio di oggetti. Sarà Roma a contendere lo scudetto a Siena.
Parte a spron battuto Varese, che si porta sul 9-2 grazie alle triple del capitano Ere e di Mike Green, riuscendo a guadagnare un margine significativo sugli avversari; ma la Mens Sana dà l'ennesima prova di mentalità ferrea e chiude il primo quarto non solo limitando i danni, ma anche passando sul 23-24 grazie alla tripla allo scadere di Ress. Stessa cosa nel secondo parziale, con Varese che controlla, arriva a + 8 con il canestro di Banks e l'1/2 ai liberi di Cerella; poi la tripla di Kangur avvia la rimonta ospite, conclusa sulla sirena dal sorpasso firmato Rasic: 39-42 all'intervallo lungo.
Siena, trascinata da un Moss a tratti illegale per il campionato italiano (chiuderà con 19 dal campo e 3/4 da tre), mantiene un sostanziale vantaggio per tutto il terzo periodo; la svolta arriva a 2' dalla fine del quarto, quando Ivanov prende terzo e quarto fallo più tecnico in venti secondi (decisione che fa imbufalire il PalaWhirlpool). Varese resta col solo Talts lungo e chiude sotto di 8 la frazione: 59-67. Nell'ultimo periodo la Cimberio ci mette il cuore, ma ogniqualvolta prova a tornare sotto Siena scappa di nuovo. Il canestro decisivo è la tripla di Hackett per il 69-77, poi gli arbitri eccedono in protagonismo scatenando la rabbia di Sakota. Proprio l'uomo simbolo di Varese in gara 7 chiude nel peggiore dei modi facendosi espellere e innescando un'interruzione di circa 2 minuti per lancio di oggetti in campo, con Vitucci costretto a chiedere ai tifosi di fermare la contestazione. Finisce 69-82 per la Mens Sana, che vola per la settima volta consecutiva in finale: sarà Roma la sua rivale.