Siena è campione d'Italia. La Montepaschi si impone 63-61 su Cantù in gara-5 della finale playoff, vince la serie 4-1 e conquista il quinto scudetto consecutivo, il sesto della sua storia. La Bennet s'inchina allo strapotere dei toscani di Pianigiani, ma disputa un altro match strepitoso e costringe la corazzata senese a tanta fatica.
Ritmi molto blandi in apertura, Cantù tenta di diminuire il numero dei possessi per controllare il punteggio. Una strategia che funziona bene (0-8) ma non benissimo, la Bennet realizza il primo canestro dal campo da due punti al 13' con Micov. Al serbo risponde Malik Hairston, americano a riposo in gara-4, che realizza 6 punti consecutivi nel secondo quarto. Si procede a strappi: i brianzoli salgono a +7 sul 17-24 con Scekic dominante in area pitturata, i toscani ricuciono il divario con McCalebb e Kaukenas.
L'11-0 di parziale a favore dei senesi a cavallo dei due tempi è fermato da Leunen. Il ritmo sale, Green infila la tripla e McCalebb gli risponde con la stessa moneta. E' lotta su tutti i palloni, l'atletismo di Hairston contro la sapienza di Mazzarino. Proprio il Cardinale ha nelle mani la palla del pari a 39 per i canturini, ma la bomba in contropiede finisce sul ferro. Siena prende coraggio con il gancio di Ress e la difesa di Stonerook.
Ma Cantù non molla, nemmeno quando Zisis fa esplodere il PalaEstra con due triple illogiche. Micov è letteralmente indiavolato e tiene a galla i brianzoli. Gli attacchi si bloccano di nuovo a causa dell'enorme tensione sul parquet. Hairston sul +3 a 30" dalla fine sbaglia i liberi della sicurezza e Green riporta la Bennet a -1. E' girandola di tiri dalla lunetta, Siena non sbaglia mai. Sul 63-61 Markoishvili è costretto a sbagliare il secondo libero per tentare il pari: il georgiano cattura il rimbalzo e alza al cielo una preghiera che non tocca neanche il ferro. Suona la sirena, Siena è ancora sul tetto d'Italia.