"Sia per il valore della Juventus che per le nostre difficoltà in difesa, ho pensato a qualcosa di un po' diverso dal solito". Pep Guardiola fa il misterioso e spinge il suo Bayern verso l'ottavo di Champions contro i bianconeri: "Con Conte e Allegri hanno fatto qualcosa di grandioso - riconosce il tecnico dei bavaresi nella conferenza stampa della vigilia -. Sono sempre sotto pressione per vincere e quest'anno non hanno iniziato bene. Ma si sono ripresi e quella di domani sarà una sfida molto interessante".
C'è il valore della Juventus, appunto, ma c'è pure l'emergenza nella difesa tedesca: "Abbiamo grandi problemi ma non possiamo farci nulla. Benatia può giocare, ma mancano comunque quasi tutti i centrali - afferma Pep, che deve scegliere chi affiancare al giovane Kimmich: "Vidal schierato dietro? E' una possibilità, lui può giocare in diversi ruoli". Davanti, per sua fortuna, le situazione è più rosea: "Rispetto all'anno scorso in attacco abbiamo più qualità, tanti giocatori in grado di saltare l'uomo".
Inevitabili anche alcune domande sul suo futuro al Manchester City: "Non è il momento adatto per rispondere a domande sul mio futuro - taglia corto Guardiola -. Non penso che il mio addio possa condizionare il gruppo: io sono felice di essere qui, i giocatori mi seguono e io seguo loro. Se non dovessi vincere la Champions qualcuno potrebbe considerare la mia esperienza incompleta, me io mi sento fortunata di averla vissuta". Infine una battuta Carletto Mazzone: "Non l'ho invitato, lo inviterò solo per la finale".