Con il successo di Wembley sul Borussia Dortmund, Jupp Heynckes è entrato di diritto nella leggenda del calcio. Il 68enne tecnico originario di Moenchengladbach è diventato il quarto allenatore della storia ad avere vinto la Champions League con due squadre diverse: ci era riuscito anche nel 1998 quando, alla guida del Real Madrid, sconfisse 1-0 la Juventus nella finale di Amsterdam. Prima di lui avevano realizzato l'impresa solo Ernst Happel (Feyenoord 1970 e Amburgo 1983), Ottmar Hitzfeld (Borussia Dortmund 1997 e Bayern Monaco 2001) e José Mourinho (Porto 2004 e Inter 2010). Al suo strepitoso e inimitabile palmares vanno aggiunti, da calciatore, gli Europei 1972 e i Mondiali 1974 conquistati con la Nazionale tedesca, e i titoli di capocannoniere in Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa Uefa (in due edizioni).
E ora la sua ultima stagione alla guida del Bayern Monaco, in attesa dell'era Guardiola, potrebbe chiudersi con un perfetto triplete. Dopo avere vinto Bundesliga e Champions League, infatti, Heynckes potrebbe trascinare i suoi anche alla conquista della Coppa di Germania: l'ultimo ostacolo è lo Stoccarda, che Lahm e compagni affronteranno sabato prossimo in finale a Berlino.
Heynckes, però, prima di pensare all'ultima gara della stagione vuole godersi il trionfo in Champions, che a Monaco attendevano da 12 anni: "Nella prima mezz'ora non c'eravamo in campo, non eravamo in partita - ha detto a proposito della vittoria sul Borussia -. Entrambe le squadre sentivano la pressione del momento ma per noi, che da tutti eravamo indicati come i favoriti, è stato ancora più difficile. Sono dovuto intervenire nell'intervallo per cambiare alcune cose. E ha funzionato. Ora festeggiamo, ce lo meritiamo, ma poi vogliamo vincere anche l'ultima partita della stagione. Complimenti ai miei ragazzi, sono una squadra fantastica, non potevo chiedere di più".