Se il Chelsea può gioire per la conquista della Champions, il Bayern può solo piangere e disperarsi per l'occasione clamorosa buttata al vento. Giocare una finale in casa, davanti al proprio pubblico non capita tutti i giorni. L'emblema di questa sconfitta è sicuramente Arjen Robben, il più talentuoso assieme a Ribery dei giocatori bavaresi. Le lacrime dell'olandese e l'abbraccio con Drogba stanno facendo il giro del mondo. Il numero 10 del Bayern nel primo tempo supplementare si fa parare da Cech un rigore che sarebbe probabilmente stato decisivo per la conquista della coppa.
Ma questa non è la prima finale persa da Robben. La striscia negativa cominciò nel 2010 quando, in un mese e mezzo, l'olandese perse la Champions League con l'Inter prima ed il Mondiale contro la Spagna poi. Nella finale della Coppa del Mondo, in particolare, si rese protagonista in negativo per un gol sbagliato davanti a Casillas al 17' del secondo tempo su lancio perfetto di Snejider nel momento migliore degli orange. Il 2012 sembra l'anno del riscatto con due finali a distanza di 7 giorni. Ma nella Coppa di Germania ad imporsi è ancora una volta il Borussia Dortmund che si sbarazza di un Bayern con la mente già proiettata alla Champions, con un secco 4-2 nonostante il rigore trasformato da Robben. La finale contro il Chelsea è storia nota: l'olandese sbaglia dal dischetto ed ancora una volta vede sfumare il sogno.