"Posso dire che ha agito in un momento inopportuno, ma ha solo fatto un gesto di gratitudine nei confronti dei suoi ex tifosi. Mi ha detto di averlo fatto in buona fede e che non si sarebbe immaginato che un gesto di fair-play potesse essere offensivo nei confronti della tifoseria beneventana". Così il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, commenta la bufera che si è scatenata al termine della sfida contro la Nocerina quando gli ultras della formazione sannita se la sono presa con Felice Evacuo, capitano della squadra giallorossa, chiedendogli di lasciare la città. L'attaccante, al termine della partita, si era recato sotto la curva occupata dai tifosi della Nocerina per salutare quelli che, lo scorso anno, erano i suoi sostenitori.
"Inizialmente mi era stato riferito che Evacuo non fosse andato sotto la curva giallorossa a gioire, ma si era diretto verso quella molossa per salutare - spiega Vigorito -. Quando sono arrivato negli spogliatoi ho chiesto le ragioni di questo comportamento, ma lui non riusciva a spiegarsi le ragioni di questa mia aggressione verbale dicendo: 'Io non ho fatto nulla'. Domani ci sarà un video in cui Evacuo si scuserà con i supporter giallorossi, non ha bisogno di essere multato o mandato via. Detto questo e constatata la buona fede del giocatore, il caso è chiuso per noi. Ma se, come da sua stessa ammissione, la sua presenza a Benevento è un ostacolo per raggiungere quel sogno, lui sarà pronto a rinunciare al contratto e ai bonus. Il giocatore ha dichiarato, inoltre, che il Benevento è la società cui appartiene e vuole perseguire un sogno. Io, come presidente, non mi priverò di lui. Conoscendo il popolo sannita, civile e sportivo qual è, risolverà la questione. I tifosi non scenderanno ad episodi di violenza. La fascia di capitano? Lui è orgoglioso di essere un elemento di spicco, ma l'ha consegnata alla squadra, non alla società. Saranno i compagni, adesso, a decidere a chi affidarla".