Gabriel Gabigol Barbosa ora in prestito al Benfica, è stato intervistato dal quotidiano portoghese A Bola "Ho fallito all'Inter? Non so quanto sia facile inserirsi in Europa per un giovane giocatore brasiliano. Fare 20-30 gol non è facile al primo anno. Sono arrivato all'Inter molto giovane, è stato Dio a volere così e ho giocato poco. Sono cose di calcio". Parole di fede e passione tipico dei calciatori brasiliani. E vista la giovane età, si parla di idoli e sogni.
Con il Benfica ha giocato per ora solo 3 partite tra coppe e campionato, in Italia sono state poco più ma in un'intera stagione "Appena 10 e penso di aver fatto molto bene in quelle gare. Non ho mai perso il mio modo di fare calcio". Il suo prestito è in ottica crescita, e il brasiliano si sta ambientando ad un calcio differente da quello italiano per sperimentare l'Europa "Io faccio del mio meglio. Do tutto per la squadra e credo di avere tutto per farcela. Il calcio varia a secondo del Paese in cui si gioca. In Italia è molto diverso dal Brasile e dal Portogallo. Adesso voglio dare tutto per il Benfica, che ha una struttura fantastica, non mi sorprendo che vinca spesso. Qui ci sono grandi giocatori che mi aiutano, come Julio Cesar. Io mi sento un vincente, come questo club. I cattivi risultati capitano a tutti, anche ai top club. Rimangono sensazioni uniche. Il mio modello? CR7, rimane sempre lui il più forte". Sulla nazionale e il mondiale "Chi non ambisce a giocare una competizione così non ha obiettivi. Ma prima voglio aiutare il Benfica a vincere - prosegue - Sto benissimo qui, non ho mai detto di voler andar via. Farò un anno e poi si vedrà, dipenderà dalle società".