Andata dei quarti di finale di Champions League al da Luz, dove l’Inter affronta il Benfica dell’ex Joao Mario in un confronto molto delicato. I nerazzurri sono a digiuno di vittorie da 6 partite tra campionato e coppe.
Archiviata la beffa atroce di Salerno, dove è stata ripresa da un tiro-cross del tutto casuale di Candreva al 90′ dopo aver dominato la partita, l’Inter si rituffa nella Champions League con il quarto di finale contro il Benfica, che non arriva proprio nel momento migliore per i nerazzurri, che che con lo stop dell’Arechi, che è costato 2 punti pesanti nella corsa alla prossima di Champions League, ha visto salire a 6 le partite consecutive senza riuscire a prevalere sull’avversario di turno. Tante, troppe per una squadra che è in corsa ancora per due trofei e che insegue un posto tra le prime quattro, traguardo che al momento è svanito perchè la formazione di Inzaghi si ritrova al quinto posto, dietro sia alla Roma che al Milan, e deve rincorrere la zona Champions nelle 9 giornate che restano prima della fine del campionato.
Ma adesso è tempo di pensare all’Europa, dove l’Inter è tornata tra le prime 8 dopo ben 12 anni. Per il secondo turno di fila c’è una portoghese sulla strada, il Benfica, dopo l’eliminazione agli ottavi di finale del Porto, contro cui è bastato un solo gol in 180 minuti, quello realizzato da Lukaku nell’andata a San Siro. Proprio quello è stato l’ultimo centro su azione del belga, che sta continuando a litigare con il gol. Incredibili gli errori da sottomisura nelle partite con Fiorentina e Salernitana per Big Rom, che deve convincere l’Inter a confermare il prestito in questa ultima parte di stagione e per farlo deve senza dubbio raddrizzare la mira. La concretezza, più che la prestazione, è il problema principale dei nerazzurri, che segnano con il contagocce nonostante il numero elevato di occasioni create. Il Benfica, che agli ottavi ha passeggiato con il Club Brugge, ha appena perso la prima partita nel 2023 (e la seconda stagionale) in casa con il Porto, su cui mantiene comunque 7 punti di vantaggio nel campionato lusitano, ma questo stop può rappresentare un campanello d’allarme alla vigilia di quello che, anche per le Aquile, ovviamente, è l’appuntamento più importante della stagione. Inter e Benfica si ritrovano di fronte 19 anni dopo l’ottavo di finale di Europa League, con i milanesi che dopo aver pareggiato 0-0 a Lisbona hanno poi passato il turno con un pirotecnico 4-3 a San Siro. Andando indietro nel tempo, poi, come non ricordare la finale di Coppa dei Campioni del 1965 vinta dall’Inter a San Siro grazie alla rete di Jair, favorita dalla papera del portiere biancorosso Costa Pereira.
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