Lunga intervista di Rafa Benitez a La Gazzetta dello Sport. Il tecnico del Newcastle ha parlato della sua esperienza in Italia, rispettivamente al Napoli e all'Inter.
“Napoli? Ho un grande ricordo di quei due anni bellissimi: Napoli è rimasta nel mio cuore. Perché l'addio? Il presidente De Laurentiis mi aveva offerto un contratto pluriennale, ma le mie due figlie erano piccole e ho dato priorità alla famiglia che voleva tornare in Inghilterra o Spagna", ha dichiarato Benitez che ha parlato anche di Inter: Abbiamo vinto due titoli, è un buon risultato. Moratti resta un signore, ma è innamorato della sua Inter ed è troppo emotivo. Per i suoi giocatori dava tutto, poi bastava un risultato storto e s’innervosiva. Arrivammo a Brema già promossi in Champions e decisi di schierare i giovani per risparmiare i titolari in vista del Mondiale per club. Lo avvisai e fu d’accordo. Ma perdemmo e si lamentò con la stampa. Addio per colpa della vecchia guardia? Non è vero. Avevo l’appoggio di Zanetti, Cordoba, Milito, Walter Samuel, Cambiasso e dello stesso Eto’o che con me fece 18 gol. Diciamo che forse papà Moratti non se l’è sentita di staccarsi dai suoi pupilli. C’era 15 giocatori over 30, avevamo un piano per rinnovarla, ma c’era il problema del fair play finanziario. Lo seppi a mercato chiuso".