Nel posticipo del Dall'Ara con il Bologna, l'Inter insegue la nona vittoria consecutiva e vuole dare un altro segnale al Milan e a tutte le inseguitrici.
L’Inter si appresta a scendere in campo 20 giorni dopo l’ultima partita, quella disputata con il Torino e vinta in maniera sofferta grazie al sigillo di testa di Lautaro Martinez a pochi minuti dal termine. Perchè l’impegno prima della sosta contro il Sassuolo era stato rinviato a causa del mini focolaio all’interno del club nerazzurro, con 4 giocatori positivi al Covid più altre 2 persone del gruppo squadra. L’ATS di Milano ha impedito lo svolgimento della partita con i neroverdi ma dato il via libera ai giocatori di raggiungere le rispettive nazionali, quindi Antonio Conte si è ritrovato con una rosa ridotta all’osso ad Appiano Gentile per preparare la partita con il Bologna, in cui i nerazzurri vanno a caccia della nona vittoria consecutiva e con l’intento di dare un altro segnale alle inseguitrici, a partire dal Milan, che potrebbe ritrovarsi a -3 dai cugini quando scenderanno in campo al Dall’Ara.
Quella con il Bologna è la prima partita di un tour de force che proseguirà 4 giorni dopo con il recupero della partita con il Sassuolo e che vedrà l’Inter in campo 6 volte in 22 giorni. Non sarà facile per Conte gestire le energie visto il calendario molto fitto e ci sarà bisogno di tutti per proseguire a marciare verso lo scudetto, che sembra effettivamente più vicino ma che è ancora lontano, considerando che mancano ancora 10 giornate alla conclusione del campionato. A provare a sbarrare la strada ai nerazzurri ci proverà un vecchio amico come Sinisa Mihajlovic, che naviga tranquillo a metà classifica ma che non può fare sconti a nessuno. Le due vittorie conseguite con Sampdoria e Crotone prima della sosta hanno sottolineato il buon momento e anche il grande carattere dei felsinei, con cui dovrà fare i conti anche la capolista.
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