A Bologna una Noutcho perfetta, conquista il Silver EBU leggeri a spese dell’inglese Porter.
Domani presentazione della grande serata a Milano con Morello-Chiancone e altre sfide.
di Giuliano Orlando
Colpo doppio al Palasport di Bologna, successo di pubblico con oltre 2500 spettatori e vittoria splendida di Pamela Malvina Noutcho Sawa, che conquista l’europeo Siver leggeri, dominando l’inglese Jordan Barker Porter, sulla carta favorita. La vittoria di questa atleta che si è costruita giorno dopo giorno, giunta al pugilato relativamente tardi, nel 2019 a 27 anni, nel 2020 ad Avellino vince a sorpresa gli assoluti nei 64 kg. battendo in finale la lombarda Monteverdi, usando l’unica tattica che conosceva: attaccare dal primo all’ultimo minuto sia pure senza una costruzione tecnico tattica che ha affinato nel tempo. Ed è stata appunto questa perseveranza di volersi migliorare da persona intelligente quale Pamela è, che all’esame più importante, una volta passata professionista, dopo il tricolore nei leggeri, conquistato lo scorso agosto a Casoria, dominando Nadia Flalli, mettendo in mostra il salto di qualità che ha migliorato ulteriormente a Bologna. L’unico pericolo era che l’emozione la bloccasse, perdendo in scioltezza, davanti ad un grande pubblico e alla famiglia, mamma esclusa, troppo ansiosa, rimasta a Perugia, mentre l’ingegner Raymond Noutcho, i fratelli Steve e Will, oltre a zie e zii e tanti colleghi di lavoro, oltre agli spettatori che di Pamela si sono innamorati. Il pericolo non c’è stato, perché Pamela è partita come una furia, ma con un piano tattico preciso che ha messo in atto non permettendo, all’inglese di allestire le contromisure per cambiare l’andamento della sfida. Di fronte all’assalto non stop di Pamela, la Porter è apparsa poca cosa, ma questo è accaduto perché questa ragazza cresciuta pugilisticamente nel gym dellaBolognina Boxe, nata nel 2017, allieva disciplinata e collaborativa del maestro Alessandro Danè, coadiuvato da Davide Traini, oltre al preparatore atletico Elvis Acunzo, senza dimenticare Domenico Colella pronto ad intervenire in caso di ferite, che per fortuna non ce ne sono state, ha eseguito il compito alla perfezione. Ovvero si è aperta la strada col sinistro e ha chiuso l’avversaria alle corde, alternando colpi esterni ma anche uppercut e ganci. Non più frontale come a inizio carriera, ma muovendo il tronco, evitando il diretto sinistro dell’inglese, andato quasi sempre a vuoto. Su dieci riprese ne ha dato sette a Pamela, una (8°) all’inglese e due pari. L’arbitro belga Brahim Ait Aadi, ha chiuso sempre gli occhi sugli abbracci, la testa bassa e altre scorrettezze dell’ospite. In particolare nel sesto round, avrebbe potuto dare lo stop, considerando che la Porter è finita fuori dalle corde per i colpi, che non stava in piedi e che per fortuna i round erano di due minuti. Fossero stati di tre, la Porter non avrebbe ascoltato il gong del decimo round. Con molta sportività la sconfitta si è complimentata Pamela, confessando che non si aspettava una rivale che non è ha lasciato spazi per le repliche. E adesso? Mario Loreni l’organizzatore ha diverse scelte. “Intanto la ragazza ha dimostrato di valere il titolo europeo ed essendo molto motivata, farò il possibile per farla arrivare al traguardo. Se le cose dovessero andare per le lunghe, non è da escludere che tenti anche una cintura internazionale. Importante che Pamela lavori per migliorare ulteriormente. Bologna potrebbe rivederla a fine anno e vista l’accoglienza salirà sul ring sia per una difesa che per una nuova conquista. Non è da escludere si possa allestire una sfida tutta italiana”. Al momento la inglese RihannonDixon (9) 28 anni, pro dal 2019, imbattuta ha lasciato la cintura, che aveva conquistato lo scorso fine settembre a Wembley, superando l’esperta norvegese Katharina Thanderz (16-2), 35 anni, pro dal 2016, un percorso iniziato da superpiuma in Spagna, conquistando l’europeo superpiuma nel 2017 e l’Internazionale WBC l’anno dopo. Ma fallendo nel novembre 2020 il doppio mondiale superpiuma IBO-WBC contro la inglese Terri Harper (14-2-2) e l’europeo vacante, appunto contro la Dixon, sempre a novembre, quello scorso. Che non lo ha difeso neppure una volta, rendendolo vacante, per sfruttare l’opportunità che Eddie Herns (Matchroome) il suo promoter gli ha offerto. Avversaria della Dixon, l’esperta argentina Karen Elizabeth Carabajal (22-1), 33 anni, in carriera dal 2013, una sola sconfitta contro l’irlandese Katie Taylor, che il 29 novembre 2022 a Wembley, mise in palio le sue quattro cinture (IBF, WBC, WBA e WBO) senza correre rischi, visto che si aggiudicò tutte le dieci riprese. L’argentina fu stoica a non arrendersi. La seconda opportunità iridata sulla carta è più equilibrata, ma non certo facile. Nella serata di sabato prossimo all’Arena di Manchester, figura anche un altro doppio mondiale, sempre femminile che riguarda la categoria supergallo. La locale Ellie Scottney (8) 25 anni, pro dal 2020, una brevilinea molto battagliera, dopo l’europeo nel 2022, coglie anche il mondiale IBF l’anno dopo e lo difende lo scorso settembre. Nell’occasione mette la cintura in palio contro la francese Segolene Lefebvre (18), 30 anni, pro dal 2015, iridata WBO dal 2021, tre difese vincenti, alla prima strasferta fuori dalla Francia. Dalla sua esperienza e un buon tasso tecnico, oltre al maggiore allungo. Un rischio ragionevole e ben pagato (15.000 euro). In programma nei welter il non più verde Fabio Cascone (4-9) 35 anni, di Latina, pro dal 2017, chiamato a collaudare le ambizioni di Guglielmo Crolla (4), 25 anni e buon pugno come dimostrano i ko inflitti ai rivali negli ultimi tre match. La sfida Dixon-Carabajal sarà seguita con interesse dalla nostra Pamela, sognando che una delle due potrebbe diventare una sua rivale al momento opportuno. Nel resto della riunione felsinea, in bella evidenza il giovane ferrarese Antonio Licata (9) di 24 anni, che risolto con un KO impressionante lo scontro con lo sloveno Sejdunovic (4-5), arrivato a Modena con l’ambizione di fare risultato. Il sogno è durato quasi sei round, in effetti molto equilibrati, poi il destro di Licata ha trovato la mascella dello sloveno e il sogno si è infranto. Ha cercato di limitare i danni nella successiva ripresa, ma stavolta il sinistro in montante, dopo un destro in gancio, lo giustiziavano definitivamente. Successo netto anche per l’altro welter Kevin Mustafaj (6), buon tecnico anche se con poca potenza, ha dominato i sei round contro il serbo Marko Petrovic ( sempre in stretta difesa, spesso in affanno, resistendo fino alla fine. In programma il doppio debutto del massimo Dmytro Tonyshev, ucraino di nascita, italiano dal 2019, laureato a Padova e di Biancamaria Tessari, una carriera di vertice da dilettante, europei giovanili e quattro cinture tricolori. I due sono legati sentimentalmente e voluto compiere il passaggio al professionismo assieme. Con successo. Il massimo ha sbrigato la pratica contro il cremasco Michele Ogliari che si presentava con due vittorie, in meno di un round. Tonyshevpartiva deciso, colpiva preciso e l’avversario si afflosciava come un palloncino sgonfiato. Per la Tessari il percorso è stato più lungo, avendo la sua avversaria serba Slobodanka Jovanovic, debuttante a sua volta, ha resistito per tutti i sei tempi previsti, pur facendo la parte del pungiball.
A ricevere il testimone della bella serata in guantoni, ci ha pensato il giovane promoter Edoardo Germani, che ha programmato per sabato 13 aprile all’Allianz Cloud di Milano, la The Art of Fighting, che si avvarrà della diretta su DAZN. Saranno ben sei gli incontri in programma, tre dei quali con importanti titoli in palio. Imperdibile la sfida tra che vale la cintura del Mediterraneo dei pesi medi, tra l’imbattuto Luca Chiancone, 26 anni, già campione italiano, oltre che affabulatore di qualità, avendo creato con le sue dichiarazioni un clima di attesa degno dei derby calcistici. Ad affrontarlo il calabrese di nascita, bergamasco di adozione Dario Morello, 30 anni, già campione italiano e internazionale, che il titolo le mette in palio, sicuro di riportarlo a casa dopo la sfida. Non meno interessante l’impegno del gigante imbattuto Jonathan Kogasso, allievo di Vincenzo Gigliotti che lo allena da sempre a Pavia. In attesa di ottenere la cittadinanza italiana, affronta lo svedese Goran Babic per alleggerirlo della cintura WBC del Mediterraneo dei cuiser. La terza battaglia titolata riguarda i welter e la cintura in palio è quella tricolore. A contendersela il romano Pietro Rossetti e il tunisino residente in Italia da oltre dieci anni, Akrem Aouina, che nel 2018 a Pescara conquistò il tricolore dilettanti. Passato pro ha inanellato 10 vittorie e si è affidato al Giacobbe Fragomeni per compiere il salto di qualità. Per Rossetti un compito molto difficile. Lunedì alle 11 al Palazzo Pirelli di Milano in via Fabio Filzi, presenti Lara Magoni, sottosegretario di Regione Lombardia con delega allo Sport e Giovani e Massimo Bugada,Presidente del Comitato Regionale Lombardia della FPI, con tutti i protagonisti della riunione, verrà presentato l’evento.
Giuliano Orlando