"Sogno di correre così forte da realizzare un record imbattibile per tutte le generazioni a venire, diciamo 9"40. È un tempo che credo di poter centrare. E nel caso, sono certo rimarrebbe imbattuto per un bel po’ di annetti". Parole di Usain Bolt. Il giamaicano pluri-campione olimpico, nonostante i recenti trionfi alle Olimpiadi di Londra, non abbassa la guardia e promette nuove imprese sui cento metri, distanza di cui detiene il primato del mondo (9"58): "Ci sono comunque dei limiti alla velocità umana - precisa Bolt in un'intervista a Max -. Penso sia davvero impossibile correre sotto la soglia dei 9"20. Non è una questione di allenamento, è una faccenda strutturale. Rivali? Certo che ce ne sono. Persino nella mia squadra c’è gente in grado di battermi prima o poi. Yohan Blake ha la stoffa per correre alla grande".
Sembra incredibile, ma l'uomo più veloce del mondo deve combattere con problemi fisici come la scoliosi e una gamba più corta dell'altra: "Purtroppo mi accompagnano sempre e devo starci attento - precisa Bolt -. Per stare in piedi e gareggiare al meglio devo concedermi riposo, molto stretching e interminabili sedute di massaggi. Il futuro? Il business mi interessa e, una volta ritirato dalle competizioni, mi ci dedicherò di più. Il bar che ho aperto a Kingston, ad esempio, sta andando alla grande e metterlo in piedi mi è piaciuto molto. Troppi soldi e troppo in fretta? Non ne ho idea, davvero. So solo una cosa: correre per me non è mai stata una faccenda di denaro. Io corro, e i tifosi si gasano. E più loro si gasano, e più io corro. Ecco perché lo faccio. Per le sensazioni impagabili che mi regala tutta questa energia".