"Il cuore di Muamba ha smesso di battere per 78 minuti. Per 48 minuti da quando si è accasciato fino all'ospedale e poi ancora per altri 30 minuti. In quel momento, in effetti, era morto". L'agghiacciante racconto è di Jonathan Tobin, medico del Bolton, che rivive gli attimi successivi al collasso che ha colpito Fabrice Muamba, accasciatosi improvvisamente al suolo sabato durante la sfida di Fa Cup contro il Tottenham.
Le condizioni del giocatore sono fortunatamente migliorate, ma Tobin non ha dimenticato quei momenti: "Abbiamo temuto il peggio, non ci aspettavamo un simile recupero. E' incredibile - ammette -. I primi soccorsi non sono bastati per rianimare il giocatore: due scariche con il defibrillatore in campo, un'altra nel tunnel dei giocatori e altre tredici sull'ambulanza durante la corsa verso l'ospedale. Ho raggiunto il corridoio e ho pianto. Fabrice non è uno sconosciuto da soccorrere, conosco lui e la sua famiglia, scherzo con lui ogni giorno".
A dare notizie confortanti sulle condizioni di salute di Muamba è anche il dottor Andrew Deaner, cardiolo del Chest Hospital di Londra presso il quale il giocatore è ricoverato: "Per come stanno le cose, la sua vita in questo momento non è in pericolo. Se potrà tornare a giocare? Sono i primi giorni, è impossibile dirlo".