Tensione alle stelle al termine della sfida tra Bosnia e Grecia, valida per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Il match, importante per il secondo posto nel gruppo H alle spalle del Belgio, si chiude in parità, 0-0, ma non mancano le scintille: tra i protagonisti Kostas Manolas e Edin Dzeko che, nonostante siano compagni nella Roma, sono stati protagonisti di un duro corpo a corpo prima di essere separati dai compagni.
L'attaccante bosniaco ha puntato il dito contro il difensore greco che ha replicato senza fare un passo indietro, poi addirittura sono arrivate le mani al collo per entrambi: sono dovuti intervenire i compagni per sedare la rissa e riportare la calma. "Il comportamento dei bosniaci? Certe cose non dovrebbero essere fatte. È stata una vergogna che abbiano mancato di rispetto al nostro inno nazionale. Non è guerra, è calcio: tutto deve finire in campo", le dure parola di Manolas a fine gara.
Nell'acceso finale non soltanto Dzeko e Manolas si sono puntati: il greco Gianniotas ha infatti denunciato di essere stato colpito con un pugno da un assistente del c.t. bosniaco e ha perso un dente.