Il promoter romano Davide Buccioni non fallisce un colpo. Tutto esaurito (1000 posti) al Forum Sport Center di Roma, circolo molto elegante, organizzato dalla sua BBT. La serata non ha tradito le attese, offrendo incontri spettacolari e combattuti dei colpi.
L’attesa sfida tricolore tra il campione dei medi, Khalil El Harraz (11-0-1), 25 anni, origini egiziane, nato a Rimini, pugilisticamente romano, dove ha svolto tutta l’attività da dilettante, e lo sfidante Riccardo Lecca (16-6-1), al secondo tentativo, il primo lo fallì nel 2013, battuto da Francesco Di Fiore, si è conclusa con la vittoria del campione al settimo round, con Lecca giustamente fermato dall’arbitro, ormai non più in grado di proseguire, dopo aver subito una serie di colpi a media distanza.
Incontro iniziato in modo baldanzoso dallo sfidante, sostenuto da un folto gruppo di fans, mentre il campione si limitava a rispondere senza alzare il ritmo. Più o meno la stessa musica nel secondo, poi El Harraz prendeva l’iniziativa, dimostrandosi più vario e preciso, aumentando round dopo round, il vantaggio. Lecca ha cercato con orgoglio di replicare, ma appariva netta la migliore caratura tecnica del campione. L’epilogo lo abbiamo già descritto. Nel resto della serata, tutti gli incontri hanno offerto battaglie intense e soddisfatto il pubblico. L’altro derby romano, nei supermedi, che vedeva di fronte due pugili imbattuti: Francesco Russo (6) e Matteo Guainella (5-1-2), è stata un dura battaglia, vinta dal primo che ha imposto la legge del più forte, intesa come potenza dei pugni, in particolare il destro, un martello che si è abbattuto su Guainella, che ha incassato l’impossibile e replicato da vero guerriero. Forse l’arbitro è stato un po’ tardivo in certe occasione, permettendo a Guainella di legare quando era in difficoltà, senza richiamarlo o addirittura contarlo. Russo, per la prima volta vincitore ai punti, si conferma picchiatore naturale e presto busserà al titolo italiano. Ennesima conferma di Pietro Rossetti (5), il cui pugilato sta affinandosi sempre più e il pubblico lo apprezza. Il welter romano si è imposto su Benito Ruggiero (7-2). pugliese di Andria, che non era venuto a Roma per fare la vittima. Infatti ha impegnato per quasi tutte le 6 riprese un avversario migliore sul piano tecnico, che ha dovuto dare il meglio per guadagnarsi la semifinale del torneo WBC-FPI. Il superleggero Francesco Lomasto (16-2), 28 anni, campano residente a Roma, ex tricolore superleggeri, prosegue nella striscia vincente in attesa di battersi per una cintura internazionale. L’esperto georgiano Mikheil Gabinashvili (6-16) ha fatto la sua parte, ma nulla ha potuto contro il miglior tasso tecnico di Lomasto, abile in difesa e nella scelta di tempo.
Ormai Damiano Falcinelli (11) è una sicurezza nei superwelter, sa fare un po’ tutto e lo ha dovuto capire anche Bakari Jalagonia (Geo. 2-2-2), che si era presentato come il vincitore a Milano dell’italo-albanese Edmir Sinanaj, facendolo anche contare. Tutto questo non è bastato a mettere in imbarazzo Falcinelli che ha trovato sempre la giusta contraria per superarlo. La prossima tappa dovrebbe essere il tricolore della categoria.
Giustamente soddisfatto Davide Buccioni, che mi svela anche un retroscena, che nessuno conosceva: “El Harraz non doveva combattere, essendosi procurato una forte contusione alla mano destra in allenamento, che gli vietava di affondare i colpi. Senza farlo sapere. Quando ho urlato di dare ritmo al match, il suo maestro mi ha spiegato la situazione. In condizioni normali l’incontro sarebbe durato tre round al massimo”
Quando la prossima difesa?
“Se la trattativa in corso per una cintura internazionale da disputarsi in Belgio, andrà a buon fine, lasceremo vacante il titolo italiana. Kalil è un giovane generoso e indomabile e non vuole mai arrendersi. Ha margini di miglioramento notevoli e su questo contiamo per portarlo ai vertici europei. Come stiamo facendo con gli altri. Russo si è confermato atleta dai pugni pesanti e ha battuto un Guainella che ha disputato il miglior match della carriera. Falcinelli è pronto per la cintura dei superwelter. Su Rossetti mi gioco tutto, migliora ad ogni match. Ha solo 21 anni, destinato a diventare un grande welter, intanto è già nella semifinale del torneo WBC-FPI ed è solo l’inizio. Peccato non abbia potuto combattere Papola. Purtroppo il suo avversario ha avuto la febbre alla vigilia del match”.
Mauro Forte è stato designato sfidante alla cintura UE dei piuma, che fate?
“Attendiamo di conoscere la data per l’asta e faremo il possibile per portare il match a Roma. Mauro lo merita ed è in grado di vincere”.
Giuliano Orlando