Visto che a questi assoluti mancano molti dei più forti elementi italiani, l’attenzione si concentra sull’arrivo di Deontay Wilder, il re dei massimi WBC, che terrà una conferenza stampa, domani, venerdì all’Hotel Hassler in Piazza Trinità dei Monti a Roma, nella sala Sistina alle ore 12 e in serata sarà ospite d’onore al Palasantoro dove si svolgono gli assoluti élite maschili e femminili, assieme al presidente Mauricio Suleiman giunti a Roma per l’udienza del Papa, il percorso della rassegna ha raggiunto per i maschi la soglia delle semifinali. I 44 promossi si sono guadagnati la certezza del podio. In ambito regionale la Toscana ha 5 semifinalisti, seguita dalle Puglie, Lazio e i Gruppi Militari con 4, quindi Campania, Piemonte e Lombardia con 3, Calabria e Sicilia 2, uno a testa Marche, Liguria, Umbria e Veneto 1.
L’elenco è incompleto, mancando i semifinalisti dei 49 kg. Non pervenuti al momento. L’edizione n. 97 non passerà alla storia sia per il livello tecnico, piuttosto per l’assenza dell’80% dei migliori elementi. Situazione che ha penalizzato il torneo, anche se è onesto segnalare che qualche giovane si è fatto largo, lasciando sperare in un futuro più roseo del presente. Ci sono state anche eliminazioni abbastanza clamorose. In particolare. nei 52 kg. il romano Massimo Spada, classe 2000, testa di serie n. 2, ottimi risultati negli jr. e youth, si è fermato al primo turno, battuto dal piemontese Khalil Ouzari, 25 anni ,meglio attrezzato atleticamente. Nei medi Augusto Buremi, testa di serie n. 1, ottimo nelle giovanili, ventenne siciliano, conferma la difficoltà ad inserirsi tra i migliori, nell’occasione si è fatto battere dal campano Novi in modo abbastanza netto, senza mai mostrare quel guizzo che il c.t. Giulio Coletta aspetta da due anni. Anche se l’atleta ritiene di sentirsi al meglio tra i medi, la sua conformazione resta quella del welter e ogni volta che deve affrontare tornei e in questo caso gli assoluti, paga il gap. Assente il siciliano Salvatore Cavallari, impegnato in Russia, come il campione uscente il romano Giovanni Sarchioto, indicare il favorito non è facile. Il più giovane è il pugliese Rossetti, 19 anni, boxe molto muscolare, ma Novi non è da dimenticare, come le loro chance le hanno sia Stroppa (Marche) e ancor più il militare Tuminello, entrambi di 21 anni. Altro eliminato a sorpresa, l’esperto siculo Gianluca Rosciglione, 29 anni, alla settima presenza agli assoluti, indicato come il favorito, mancando nei 91 kg. i due favoriti, il romano Fiori che dal 2015 non aveva dato spazio a nessuno, e il campano Mouhiidine sceso di categoria. Rosciglione, dopo un buon avvio contro il laziale Casella, entrava in affanno, denunciando la lunga assenza dal ring, finendo stanco e battuto. Anche in questa categoria manca il favorito netto. Forse il toscano Brito, aretino della palestra di Nicchi, che ha mostrato una buona base e scelta di tempo, contro il giovane lombardo Frison (19 anni), coraggioso ma troppo scoordinato, per lottare alla pari con Brito. Tornando alle categorie più leggere, buona impressione hanno destato all’atteso Patrick Cappai, 19 anni, nei 52 kg., fratello minore di Salvatore e allievo del papà, che ha confermato progressi incoraggianti, ma troverà un serio ostacolo nel corregionale Pranteddu, chiamato a sostituire il favorito Gianmario Serra, atleta professionista, che alterna attività anche nei dilettanti, assente dell’ultima ora. C’è attesa per valutare l’effettivo valore di Ouzari, il piemontese vincitore di Spada, che domani dovrà battere il toscano Rao per arrivare in finale. Di buon livello i semifinalisti dei 56 kg. Il campano Russo è chiamato a confermare il titolo 2018, ma il sardo Oggiano è atleta giovane (classe 2000) di talento, anche se discontinuo, mentre nella parte bassa il piemontese Cuomo, molto forte ed esperto se la vedrà col toscano di origini turche Erylmaz, elemento apprezzabile, che ha già fatto parte della nazionale. Nei leggeri, il campione uscente Canonico resta il favorito, ma non sarà troppo agevole la parte finale. Prima deve battere Caputo, pugliese tutto grinta e in finale il vincitore tra Simone Spada, 19 anni, forse il migliore degli U19 e l’argento 2018 nei 64, il calabrese Osnato dalla buona base tecnica, anche lui giovane di 20 anni. Ottima impressione nei 64 kg. ha lasciato l’altro romano del Quadraro Boxing, Armando Casamonica, 19 anni, un mancino dalla boxe varia, veloce e preciso, impegnato in semifinale dal piemontese di riporto Rafik, più esperto e molto forte. Potrebbe essere la finale anticipata. Una linea sotto Ara e Scalcione nell’altra semifinale. Nei welter il pugliese Gianluigi Malanga (20 anni), trasferitosi a Roma sotto la guida del maestro D’Alessandri, elemento della nazionale, dovrebbe sostituire Ben Haj Aouna, il veneto-tunisino che con fortuna più che merito, vinse il titolo eliminando in semifinale, con i giudici fuori tempo, proprio Malanga che avrebbe meritato il titolo. Stavolta sembra in grado di farcela, ma non sarà facile. Sul fronte opposto lo stesso traguardo intende tagliarlo il campano della FFOO, Vincenzo Arecchia, che debutta agli assoluti a 23 anni, con esperienza in nazionale nel recente passato (titolare agli europei 2015 in Bulgaria) che intende far valere nella probabile finale, mestiere e fantasia. Già detto dei medi e nei massimi, negli 81 kg., domani venerdì, ci sarà in semifinale la sfida tra il lombardo Elmagraby, egiziano da 11 anni in Italia, allievo della premiata palestra dei Salvemini di Bollate (Mi) e l’espertissimo Raffaele Munno 30 anni, campione uscente. Finale 2019 anticipata, vedremo se è cambiato qualcosa. Sull’altra sponda il pugliese Antonacci, 22 anni, riprova a centrare il traguardo fallito nel 2017, contro Valentino a Gorizia, sempre che superi il ligure Lala. Interessante la parte finale dei +91, dove troviamo ancora Gianluca Galli, napoletano trentunenne, anni fa buon elemento nelle giovanili tra i medi, oggi impresentabile con pancia debordante, premiato oltre i (de)meriti dai giudici contro il coetaneo Chavez, centro americano di stanza in Piemonte, che mantiene almeno una parvenza da atleta. Galli domani trova l’ucraino residente in Veneto Tonyshev, già finalista a Gorizia (2017), autore di una battaglia furiosa contro il beniamino di casa Carlesimo, inferiore tecnicamente ma generoso fino all’ultimo secondo. Se avrà recuperato la fatica e battuto Galli, dovrebbe affrontare domenica il toscano Girolamo, 22 anni, dal pugno pesante, come ha dovuto ammettere Ogliari, ottimo fisico non supportato dalla potenza che invece possiede il toscano, il cui sinistro al mento ha spento le luci al lombardo dopo meno di tre minuti dall’inizio del confronto. Vedremo se in finale saprà confermare l’esplosività. Oggi debuttano le donne e le vincitrici sono in zona medaglia, essendoci il numero chiuso di otto atlete per categoria. Nonostante alcune defezione dell’ultima ora, come quelle di Fadda (51) e Mesiano (57), la partecipazione è di ottimo livello. Si prevedono alcuni confronti molto vivaci sia in semifinale (sabato) e finale (domenica), oltre alla prefazione odierna.
Giuliano Orlando