Doppia brillante trasferta al femminile per l’Italia. Guidate dai tecnici Michele Caldarella e Laura Tosti, otto azzurre elite hanno preso parte al torneo Les Ceintures di Argentuil nel Nord della Francia, dipartimento della Val d’Oise, 120.000 abitanti, giunto alla 15° edizione. Manifestazione ad inviti, per cui oltre alle squadre nazionali, hanno preso parte atleti di società, comprese alcune italiane, del Lazio e della Lombardia. “Viaggio allucinante – esordisce il tecnico italiano Caldarella – sia pure in aereo. Siamo arrivati ad Argentuil in piena notte e al mattino le ragazze apparivano giustamente stanchissime. Oltre che cariche di lavoro sostenuto ad Assisi, in vista dei prossimi impegni”.
Erano impegnate la Fadda (51) che ha disputato un buon match, gestendo le energie, sufficienti per battere la locale Aniaoui, la Mesiano (57) ha regolato la tedesca Graeff, mentre la Amato (64) ha vinto un match confuso contro Polednikova della Cechia. Valentina Alberti all’esordio nei leggeri, si è imposta netta sulla francese Elice. Verdetto severo per la Floridia (64) che aveva combattuto alla pari con la russa Natalyia Shychugova, 19 anni, argento agli assoluti nazionali, battuta dalla più esperta Yakushina, vincitrice in gennaio all'8° edizione della Nations Women's Cup a Sombor, in Serbia, nei 69 kg. terza agli europei U22 in Russia, battuta in semifinale dalla turca Sermeneli, stavolta ha vinto il torneo francese con diversi spintoni delle giurie. Infatti in semifinale ha ottenuto il verdetto a maggioranza contro la pavese Valentina Bustamante, allieva del maestro Paragnani, apparso giustamente contrariato e ha vinto la finale a spese dell’olandese delle Antille, Hejien, europea youth 2017, atleticamente molto forte, tecnicamente un po’ meno. Le giurie non hanno un compito facile, ma nel dubbio premiano sempre la nazione più importante. La Di Palma (75), al primo viaggio in aereo, ha pagato l’emozione dell’esordio contro la modesta brasiliana Mel. C’è molto da lavorare, compreso il peso che non è certo il suo. Diciamo che ha rotto il ghiaccio. Il giorno dopo, quello delle semifinali, erano impegnate in sei azzurre: Laura Tosti tornata all’angolo, ne illustra il rendimento: “La Alberti, argento nel 2018 nei 64, da leggero sta salendo di condizione e ha dominato la francese Hallou, lo stesso giudizio per la Fadda (51) che avuto ragione della greca Koutsogeorgopoulou, molto esperta e quotata, titolare agli europei 2016 e 2018, terzo successo della Canfora (69) che si è imposta bene sulla tedesca Muller. Si sono fermate la Mesiano, ancora sottotono, penalizzata da un arbitro che gli ha affibbiato due richiami, tanto per gradire, contro l’olandese Betrian, che ha vinto il torneo. Disco rosso anche per la Amato (64) contro l’altra olandese Heijen, e per l’ancora inesperta Galizia sconfitta dalla francese Davina, che ha poi ceduto in finale all’olandese di antico pelo Fontijn, che nonostante la condizione precaria ha conquistato per la quinta volta il trofeo su sei presenze”. In finale tutte e tre le azzurre hanno conquistato l’oro. La Fadda ha fatto la guerra con la russa Sharapova, che non si aspettava una rivale capace di replicare con tanta forza, finendo per lasciare via libera alla ligure, che dopo il tricolore conquista un trofeo internazionale. Confermando i progressi tecnico tattici. Valentina Alberti dopo la vittoria alla Strandja, bissa anche in Francia, grazie ad un sinistro perfetto che ha tempestato la francese Ferge, incapace di trovare l’antidoto. Oro anche per la Canfora (69) che ha tenuto a bada la Sanogo, alla quale non è bastata la buona volontà. Nel corso del torneo hanno combattuto anche la Donniaquo e la romana Cecchi, che nei 54 kg, è arrivata un finale, battendo la locale Trailin, cedendo alla Cruvellier, più esperta.
Nei maschi hanno combattuto una decina di italiani tra i quali Iulius Popa (Apot Milano) e Daniele Reggi (Testudo) negli 81, che dopo aver vinto il match d’esordio, si sono fermati, evitando di affrontarsi nei quarti. Sul ring anche Diana Venditti, Madushaka Ranasinghe (Boxe Elite), l’azzurro Alaoma (81) superato all’esordio dall’irlandese Bicevas. Queste le finali maschili nei vari settori. 56: Jaroslaw Iwanow (Pol) b. Amer (Fra); 60: Bilel Gourari (Fra) b. Pena (Ita); Skurdelis (Ltu) b. Enzo Grau (Fra); 64: Dupetitmagneux (Fra) b. Balaz (Cze); Morel (Fra) b. Rotaru (Bel); Hamraoui (Fra) b. Girondini (Ita); 69 Mckeever (Irl) b. Micallef (Fra); Gbodalio (Fra) b. Lehot (Fra); 75: N’gamissengue (Fra) b. Okafor (Ger); Macdonald (Fra) b. Ngounda (Fra); 91 Coupe (Fra) b. Herkati (Fra); +91: Garcia (Fra) b. Stawirej (Pol). Il prossimo appuntamento elite per le azzurre è in Polonia dal 28 aprile al 5 maggio, riservato alla 5 categorie riconosciute per Tokyo. Saranno presenti, Mostarda (52); Testa (57); Nicoli (60) e Carini (69).
L’altro impegno sostenuto dalle italiane, riguardava le jr. che dopo uno stage in Russia, con le colleghe di casa, si sono cimentate nell’Internazionale di Ochigava, zona di Mosca, presenti una decina di nazioni. Il bilancio, come afferma il c.t. Emanuele Renzini è andato oltre ogni più ottimistica previsione. “I tecnici Valeria Calabrese e Gianfranco Rosi mi hanno documentato dell’ottimo risultato complessivo, migliorabile ulteriormente se i giudici fossero stati più equi. Vincere tre ori, quattro argenti e 2 bronzi, in casa delle russe non è da tutte le squadre ospiti. Oltre ai due tecnici, dobbiamo ringraziare gli allenatori delle società che continuano a sfornare queste atlete. Nell’occasione la Sicilia ha fatto la parte del leone, con ben 6 atlete, cinque delle quali a medaglia. Ho visto gli incontri in streaming e apprezzato il livello delle azzurre. Tra l’altro Federica Lombardo nei 48 kg. è stata premiata come la migliore del torneo. Comunque tutte brave, molto motivate, con tanta grinta. Sono il futuro della nostra boxe al femminile”. I risultati: Oro: Giulia Lombardo (46) Aquile Verdi Sicilia; Federica Lombardo (48) Aquile Verdi Sicilia); Lucia Ayari (50), Catania Ring. - Argento: Jessica Erbasecca (46) Trinacria Boxe, Sicilia; Alessandra Dell'Aquia; (48) Dresda, Sicilia; Sophia Mazzoni (52) Ferrara Boxe Emilia; Viola Piras (63) Boxe Cuneo, Piemonte. Bronzo: Francesca Pia De Fazio (70) (Lamezia Terme, Calabria; Michela Caccamo (63) Vincenzo Rossitto, Sicilia); Senza podio: Martina Cataldi (63), Sic. Al prossimo raduno femminile, risulta convocata anche Diletta Cipollone, un ritorno incredibile dopo anni di battaglie per vari guai fisici. L’augurio di tornare ancora più forte di prima.
a cura di Giuliano Orlando
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