Boxe - Chi sono i campioni italiani professionisti in carica?

Pubblicato il 15 agosto 2020 alle 13:45:50
Categoria: Boxe
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La FPI riconosce tra i professionisti 14 categorie, mentre nei dilettanti scendono a 10. Il Covid 19, ha reso difficili le sfide con avversari stranieri, creando forzatamente, una maggiore attività relativa ai titoli nazionali. Gli ultimi confronti hanno visto Alessio Lorusso difendere positivamente la cintura supergallo, contro Iuliano Gallo, mentre Mario Alfano conquistava quella vacante dei superpiuma a spese di Nicola Cipolletta. Al momento sono otto i titolari, mentre le altre sei categorie aspettano di conoscere il nuovo campione. Partiamo dai pesi mosca, il cui ultimo campione risale al 24 settembre 2004, allorché il calabrese GiuseppeLagana (25-13-1) battendo il siciliano Mercurio Ciaramitaro (20-14-7) riconquista la cintura, già detenuta tra 2001 e 2002, lasciata vacante nel 2005. Lagana e Ciaramitaro si affrontarono quattro volte sempre per la cintura tricolore, due vittorie e testa. Carriera lunghissima per entrambi, quindici anni per Ciaramitaro, addirittura 18 per Lagana che appese i guantoni nel 2015 a 44 anni, dopo la sconfitta contro Obbadi, al quarto match da professionista. Lo scorso anno a Luglio, la FPI ha indetto l’asta per l’organizzazione del campionato tra il toscano Francesco Barotti (8-1) e il napoletano Tomaso Melito (4-6-1), andata purtroppo deserta. A questo punto difficile si possa disputare il campionato mosca a tempi brevi. Nel frattempo Melito (30 anni) è salito nei gallo e Barotti non combatte dallo scorso ottobre. Nei gallo lo stagionato Vincenzo Picardi (2), 36 anni, il soldatino di bronzo della nazionale nel recente passato, sul podio olimpico, mondiale ed europeo, al secondo match da pro, il 21 dicembre 2019, ha conquistato il titolo battendo Pio Nettuno (7-14-1) 34 anni, pugliese di Cerignola, residente a Cesenatico in Emilia, attivo dal 2009, ultima vittoria nel 2011. Il prossimo sfidante sarà il siracusano Gianluca Conselmo (6-1) undici anni più giovane, campione nei dilettanti (2014) argento 2015-2016, e un precedente che rende questo confronto stuzzicante. Agli assoluti 2016 a Bergamo, in semifinale il siracusano ottenne il verdetto su Picardi che non perdeva contro un italiano da un decennio. Nei pro, Conselmo ha subito l’unica sconfitta nel 2019 contro Melito, che aveva già superato l’anno prima. Il secondo confronto sul ring di Giugliano dove risiede Melito, per split decision, sembra aver risentito dell’ambiente. Tra le vittorie, significativa quella su Alessio Lorusso, l’attuale campione supergallo.

Una sfida decisamente interessante. La categoria dei supergallo al momento è saldamente nei guantoni di Alessio Lorusso (11-4-2) che ha recentemente difeso la cintura battendo largamente il generoso Iuliano Gallo (9-4). Lorusso è in forte crescita, ma sembra orientato, come ci ha detto il suo tecnico Vincenzo Gigliotti a scendere di categoria. “Al peso, contro Gallo – ha riferito Gigliotti – Alessio era vicino ai 53 kg., a questo punto pensiamo di combattere nei gallo. Loreni è orientato ad una cintura internazionale, ma uno confronto con Vincenzo Piccardi o anche con Gianluca Conselmo andrebbe bene. Importante è che Alessio non resti troppi mesi fermo. Il ragazzo deve combattere per fare esperienza e salire nel ranking europeo”. Qualora si rendesse vacante la cintura, i più titolati dovrebbero essere il livornese Jonathan Sonnino (12-1-1) 28 anni, unica sconfitta contro Christopher Mondongo (7-2) salito nei piuma e il reggiano Mattia De Bianchi (9) 23 anni imbattuto, anche se gli avversari risultano di modesta levatura. Nei piuma, dopo un inseguimento infinito, sulla soglia dei 40 anni, l’albanese Suat Laze (25-6-1) nazionalizzato italiano nel 2005, ha realizzato il sogno della carriera, conquistando il tricolore il 21 dicembre 2019 ad Alzate Brianza (Co) dove risiede, battendo di stretta misura Vittorio Parrinello (11-5), dopo una battaglia aspra e al limite delle regole. Laze è titolare di una struttura polivalente e attende lo sfidante. Che dovrebbe essere l’imbattuto toscano Davide Tassi (10), 28 anni, nel record vanta un successo su Lorusso. In alternativa il romano Mondongo, considerato che i vari Grandelli, Forte e Tommasone non sono interessati al titolo italiano. Nella categoria superiore dei superpiuma, Mario Alfano (15-1-1), 28 anni a dicembre, sul ring di Grosseto ha conquistato la cintura vacante, con un clamoroso KO nella seconda ripresa ai danni del napoletano Nicola Cipolletta (14-10-2), 32 anni, attivo dal 2009, giunto all’ottava sfida tricolore. Alfano come Cipolletta erano già stati campioni italiani. Cipolletta da piuma nel 2015, battendo Antonio Cossu e difendendo la cintura contro Michele Crudetti e Suat Laze, mentre Alfano da superpiuma, nel 2016 supera l’esperto Emiliano Salvini la difende contro Angelo Ardito. Il campione precedente era il leccese di Gallipoli, Giuseppe Carafa (12-3-2) 25 anni, salito nel giro di una stagione addirittura nei superleggeri. In tale categoria, il 7 novembre a Fontenay Sous Bois in Francia combatterà contro l’idolo locale Massi Tachour (14-4), 29 anni, nato in Algeria, per la vacante cintura UE, nettamente favorito. Nei superpiuma, lo sfidante di Alfano, dovrebbe risultare il pisano Nicola Henrichi (8-3-2), 30 anni, grazie al pari ottenuto contro Carafa il 28 giugno 2019, nell’ultima difesa del leccese, prima di salire nei leggeri e conquistare la cintura del Mediterraneo a spese di Cipolletta. Nei leggeri, Mirco Valentino (9-1) una delle colonne azzurre dal 2002 al 2012, campione del mondo 2009 oltre a tre podi iridati, tre presenze ai Giochi (2004, 2008 e 2012). A 33 anni, nel 2017, passa pro e diventa campione italiano l’anno dopo. Lascia la cintura nazionale per tentare la conquista dell’europeo. Il 25 ottobre scorso a Milano, affronta il campione, l’italo-belga Francesco Patera e la sconfitta sa di beffa. Sul ring Valentino, con una prova superlativa, aveva fatto le cose migliori. Il pari sarebbe stato già un regalino a Patera. Invece i tre giudici hanno assegnato la vittoria al campione. Superata la delusione, il 25 settembre prossimo a Marcianise nel casertano, dove è nato, tenta la conquista della cintura Internazionale IBF contro Mohamed Khalladi (13-8-1), 32 anni, nato in Tunisia, residente a Genova in Liguria, che senza essere un fuoriclasse, è pugile solido e concreto, capace di impegnare Valentino. Il titolo vacante verrà assegnato il 28 agosto a Sora nel frusinate, tra Vincenzo Finiello (13-4-2), 36 anni che gioca in casa, anche se nato a Salerno il 28 gennaio 1984, risiede a Pontecorvo sempre in provincia di Frosinone al quarto tentativo, l’ultimo nel 2016 battuto da Ceglia e il triestino Luca Maccarone (16-5-4), pro dal 2011, a sua volta bocciato in due precedenti prove. Entrambi mancini, ottimo tecnico Finiello ma privo di potenza, mentre Maccarone, meno elegante ma sicuramente più potente.. Finiello pro dal 2010, si era fermato nel 2016 dopo la sconfitta con Ceglia, tornando nel 2019 dove ha vinto tre volte, sia pure con avversari facili. Pronostico incertissimo.

Nei superleggeri il campione in carica Arblin Kaba (12), 26 anni, nato a Pilaff in Albania, residente a Bologna dal 2005, difenderà la cintura a Mantova il 13 novembre contro lo sfidante ufficiale Luciano Randazzo (14-3-3),27 anni, pro dal 2013, siciliano di Lentini nel siracusano, residente ad Alessandria, già campione nel 2017.Scontro tra un tecnico e un attaccante. Sullo stesso ring anche la difesa di Giuseppe Tobia Loriga (31-8-3), calabrese di Crotone, 43 anni, attivo dal 2003. La prima sconfitta nel 2008 in Messico contro Julio Cesar Chavez jr., dopo 24 vittore e un pari. Campione italiano la prima volta nel 2008, quindi nel 2017. Il 4 ottobre 2019 nella sua Crotone, scalza l’abruzzese Emanuele Cavallucci (12-2-1) e torna titolare. La difesa contro il salernitano Dario Socci (12-5-2), 32 anni, con residenza a Roma, col particolare di non aver mai combattuto in Italia. Dal debutto negli USA nel 2012 (2+-1-), in Germania (2014-2016) 6+,1-, 2=, 1 nc), quindi in Messico e poi nella Repubblica Ceca (3+) fino all’ultimo incontro disputato a Londra il 21 dicembre 2019, contro l’imbattuto inglese Troy Williamson (14-0-1), convinto dalla MTK con un buon ingaggio, salendo nei superwelter per l’europeo IBF vacante. Sfida che gli è costata l’unica sconfitta prima del limite, a un minuto dall’ultima ripresa. Nei superwelter dopo l’abbandono del titolo da parte di Stefano Castellucci (33-9), 38 anni, titolo conquistato lo scorso ottobre a spese di Francesco Lezzi (12-15-2), la cintura è tornata vacante. L’asta tra i primi cosfidanti Felice Moncelli e Andrea Manco non ha trovato l’organizzazione disposta a puntare sulla sfida. I nuovi pretendenti al titolo sono Orlando Fiordigiglio (31-3) 36 anni, nato a Torre del Greco, ma grossetano al 90%, della OPI 82 e Vincenzo Bevilacqua (16-1) 27 anni di Roma, della BBT di Davide Buccioni, una bella sfida attesa dal pubblico. I due sono già stati campioni nazionale e Fiordigiglio ha combattuto due volte per l’europeo con poca fortuna. Supplente un altro ottimo elemento, il romano Damiano Falcinelli (16-1) 27 anni. Nei medi, un campione giovane: Oliha Etinosa(11), astigiano di 22 anni, genitori approdati in Italia dalla Nigeria, una delle punte del team di Mario Loreni, titolo conquistato il 21 febbraio scorso di fronte al napoletano Carlo De Novellis (7-4-1) che di anni ne ha 40 e dopo una carriera in maglietta niente male, nel 2006 a 26 anni, passa pro, in due anni combatte solo sei volte (5-1), si ferma fino 2016, ma il ritmo non è certo intenso. L’occasione tricolore è il traguardo che affronta sapendo di essere sfavorito nettamente. In fondo aver tenuto per dieci round è un successo. Oliha stravince ma non entusiasma. La prima difesa la gioca in trasferta a Porto Viro (Rovigo) la città dello sfidante Andrea Roncon (14-4-1), che farà l’impossibile per capovolgere il pronostico a lui contrario. A sua volta Oliha deve dimostrare di essere la grande speranza dei medi.

Il supermedio Dragan Lepei (19-2-2), nato a Timisoara in Romania il 5 ottobre 1989, italiano dal 2013, aveva conquistato il tricolore il 9 novembre 2018 a Prato ai danni del romano Alex Marongiu (7-11-2) per KO 2. Lascia il titolo nel 2019. Perché? “Nessuno mi ha sfidato, cosa potevo fare?” E’ la risposta dell’interessato,che incontro ad Alzate Brianza lo scorso 12 dicembre, allorché mette KO al terzo round il modesto serbo Sladjan Dragisic (5-19-2). Da allora no ha più combattuto. Al momento è cosfidante all’EU con l’iberico Cesar Nunez (17-2-1) 35 anni, in data da destinarsi, quasi sicuramente in Spagna. Nel frattempo il tricolore è vacante e senza cosfidanti. Nei mediomassimi, Davide Faraci (15), 28 anni, nato in Svizzera da genitori italiani, aveva conquistato la cintura battendo per KO7 Nicola Ciriani a Udine il primo giugno 2019. Dopo la difesa vincente contro Vigan Mustafa, dello scorso novembre e l’annuncio della rinuncia al titolo, otteneva un successo importante in Germania a Goeppingen l’8 febbraio scorso, ai danni di Emre Cokur (14-1) fino ad allora imbattuto, a conferma dell’indubbia crescita tecnica alla scuola del maestro Simone D’Alessandri a Roma. Per sostituirlo ha trovato i due cosfidanti ed è stato raggiunto l’accordo per la disputa del confronto. I pretendenti al titolo sono il romano Adriano Sperandio (11-1) 32 anni, del team di Davide Buccioni, pro dal 2015, unica sconfitta a Belgrado il 31 maggio 2019 contro l’imbattuto Marko Nicolic (25) molto protetto, per il Mediterraneo WBC, e l’abruzzese Luca Spadaccini (6-0-3) 30 anni, allievo del maestro Diodato, pugile battagliero e imbattuto. Nei massimi leggeri, è tornato campione Francesco Versace (21-3) calabrese di 34 anni, pro dal 2008, alternando il ruolo di insegnante con l’attività agonistica a intermittenza. Già tricolore (2007-2009), dopo aver lasciato la boxe attiva dal 2013, un match nel 2016 per tornare nel 2020 in occasione della sfida vinta con Francesco Cataldo (7-7), 39 anni, nativo di Torre del Greco in Campania, residente a Nettuno. Il 13 luglio 2019, il massimo romano Luca D’Ortenzi (13-1) 31 anni, pro dal 2016, batteva il campano Sergio Romano (10-14-3), 40 anni, al terzo tentativo, diventando campione italiano. Titolo che lasciava pochi mesi dopo, per conquistare quello del Mediterraneo IBF a spese del veterano Semen Levin (9-3), 41 anni, nato in Lettonia, residente a Roma e naturalizzato italiano. Al momento non ci sono cosfidanti. Nel totale delle 14 categorie, sei (massimi, mediomassimi, supermedi, superwelter, leggeri e mosca) sono senza il campione, mentre le altre otto (gallo, supergallo, piuma, superpiuma, superleggeri, welter, medi e massimi-leggeri) hanno il titolare in carica.

Giuliano Orlando