Boxe - Iniziato il torneo di Londra che assegna i pass per Tokyo. Azzurri poco fortunati nei sorteggi

Pubblicato il 16 marzo 2020 alle 14:25:20
Categoria: Boxe
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Londra, in controcorrente col resto d’Europa che ha chiuso tutte le attività sportive, nel momento che il corona virus è esploso nel Vecchio Continente, ha dato il via alla rassegna di boxe che assegna i pass per andare ai Giochi di Tokyo. Tra l’altro, le rinunce sono state pochissime riguardanti atleti di secondo piano. In gara 99 donne e 217 uomini, per un totale di 316 atleti, sui 340 previsti. Personalmente avrei rinviato il torneo, come hanno fatto gli organizzatori a Buenos Aires (Americhe), che doveva disputarsi dal 26 marzo al 3 aprile, che il sito federale, piuttosto in confusione con le date, mantiene ancora in atto. A Londra si va avanti come se nulla fosse e l’Italia dopo una partenza negativa con i maschi, Cappai, Maietta e Di Lernia subito fuori, ci hanno pensato le donne a iniziare bene: Cosentino (51), Testa (57) e Carini (69) si sono imposte su Gottlob (Ger), Brugger (Svi) e la quotata Desmont (Irl), primo pass di un torneo assai difficile per l’Italia, che il sorteggio non ha certo favorito, semmai il contrario. Se la dea bendata non ci è stata amica in passato, stavolta è andata ancora peggio. Per non parlare delle teste di serie. Che Irma Testa, campionessa d’Europa, imbattuta nei tornei, non sia stata inserita tra queste ha dell’incredibile. La Task Force allestita dal CIO, in sostituzione della Commissione dell’AIBA, ha fatto peggio del passato, che è tutto dire. Nei 57 kg. la russa Vorontsova, argento mondiale, battuta da Irma in un torneo nel 2019, guida la quattro teste di serie, a seguire la Walsh (Irl) assente agli europei, eliminata ai mondiali dalla russa negli ottavi, terza la bulgara Petrova fuori agli europei, battuta in semifinale dall’inglese Artingstall, che in finale agli europei ha ceduto all’italiana. Al quarto posto la tedesca Wahner. assente agli europei e ai mondiali, i cui meriti li ha scoperti questa Task Force, le cui scelte sono da brividi anche in altre categorie. Ovvero, siamo caduti dalla padella nella brace. Povera boxe, come si è ridotta. Lo stesso Franco Falcinelli, presidente EUBC, è rimasto sorprese da queste scelte, anche se non ha voluto rilasciare commenti. Torniamo ai sorteggi, che peggio di così non potevano andare. Irma Testa domani martedì, avrà di fronte la russa Vorontsova, vice iridata 2019. Chi vince ha la strada aperta per Tokyo, ma questa sfida meritava di avvenire più avanti. Nei leggeri, la Nicoli, dopo il debutto di domani, contro la slovacca Triebelova si troverà davanti alla finnica Potkonen (40 anni a dicembre) europea in carica, bronzo mondiale. Unica testa di serie italiana, la titolata Angela Carini (69), argento europeo e mondiale, designata n. 3, il che gli ha permesso di partire negli ottavi, dove ha battuto nettamente la quotata irlandese Desmond, forte e furba, battuta nettamente. Venerdì affronta l’ostica francese Sonvico, se la batte è in semifinale, quindi a Tokyo! Forza Angela! Stesso discorso per la romana Sorrentino (19 anni) nei 51 kg. che senza troppi clamori, sta crescendo ad ogni match. Oggi ha battuto in modo netto l’armena Grigoryan testa di serie n. 2, facendola anche contare al 2° round. Un 5-0 strameritato che fa bene sperare nel prossimo impegno di giovedì contro la serba Radovanovic, 28 anni, molto esperta, ma questa Sorrentino può anche farcela e sarebbe la sicurezza per i Giochi.

Nei medi la Severin debutta domani contro la favorita turca Demir, vicino ai 38 anni, bronzo 2016) e argento 2018 ai mondiali. La veneta ha fatto sacrifici enormi per scendere nei medi, quindi darà il massimo per superare il pronostico, anche se poi l’attende la russa Magomedalieva, pluricampionessa iridata ed europea. Anche in questo caso, sorteggio malandrino. Peggio ancora nei maschi. Iniziamo dai battuti. Manuel Cappai ha perso dal tedesco Touba, con qualche dubbio, anche se stato l’azzurro nelle repliche. Purtroppo il 5-0 dei giudici nel secondo round per il krukko, ha deciso il match e la reazione finale di Cappai ha convinto solo un giudice su cinque. Per Maietta (57) è stata una questione di scelta tecnica sbagliata. Contro lo slovacco Godla (18 anni), longilineo rapidissimo e mobile, che inizialmente l’azzurro ha tentato di contrastare usando i rientri. Sbagliando, perché più lento, mentre nella terza, quando l’ha messa sulla battaglia, facendo anche contare l’avversario, ha fatto suo il round alla grande, tanto da convincere due giudici a dargli la vittoria. Avesse provato nel secondo round, poteva farcela. Invece…. Infine Di Lernia (63), di fronte al lineare ucraino Khartsyz, non ha capito che rientrando con la sventole faceva il gioco del rivale, che alzando i guantoni, parava i colpi. Mentre avrebbe dovuto infilare colpi diretti. Purtroppo è andato in confusione e ha perso nettamente. Esordio vincente per Fiore (81), che ha dominato il finlandese Aliu, ostacolo superato con disinvoltura e buon ritmo. Il romano delle FFOO, è in buona condizione, ma al turno successivo lo aspetta il russo Imam Khataev, che ha soffiato il posto al favorito Kushitashsvili agli assoluti dello scorso novembre. C’è però un precedente importante. Ai Games European svoltisi nel giugno 2019 a Minsk in Bielorussia, l’azzurro ha battuto il russo in modo chiaro arrivando in semifinale. Non è vietato sognare anche per la strada che porta in Giappone. Passa il turno pure Mouhiidine (91) superando col brivido il bosniaco Bosnjak di 35 anni, contro i 21 dell’azzurro. Sorprende in negativo il rendimento di Aziz, che pensavo fosse l’unico con reali opportunità di arrivare a Tokyo. Visto in azione nell’esordio, le speranze si azzerano. Contro l’adiposo avversario, ha fatto tantissime mosse, sia di gambe che di braccia, ma di colpi veri ne ha portato una decina in tre round. L’altro ha sbracciato ma è riuscito e beccare il nostro al punto di convincere due giudici su una superiorità inesistente. Addirittura il mongolo Ganbold, uno dei peggiori, ha dato 30-27 al bosniaco, confermando che l’Italia non riceverà favori, semmai il contrario. Ma la colpa è di Aziz, che si lascia prendere dall’emozione, cancellando quanto di buono mostra in allenamento. A meno di una prova super, che vediamo dura, il cammino si fermerà già domani contro il turco Ilyas, 21 anni, nome nuovo della Turchia che ha fatto fuori il favorito azero Rahimov. Sperando di venire smentito. Infine, Clemente Russo (+91) 37 anni, si è fermato al bagno, prima di iniziare, per un problema intestinale. Non sappiamo sia stato un bene o una male. Avrebbe dovuto affrontare l’inglese Frazer Clarke, che ricordiamo batté il nostro Vianello, ed è uno dei favoriti per Tokyo. Dove la Russia ha scelto Ivan Veriasov, 27 anni, in passato venne superato a Mosca da Roberto Cammarelle. Presente a Londra come tecnico della squadra maschile.

Giuliano Orlando