Boxe - A Cinisello Balsamo vincono La Femina, J. Nmomah, Russo, Cangelosi e Osnato

Pubblicato il 24 maggio 2021 alle 19:00
Categoria: Boxe
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CINISELLO BALSAMO. Il PalaAllende ha riaperto alla boxe, dopo due anni, offrendo la linea verde della OPI 82, che Alessandro Cherchi sta lanciando, operazione indispensabile per il ricambio generazionale di casa nostra, da decenni ancorata a nomi troppo datati, per parlare di futuro. Operando con la società locale “Rocky Marciano”, gestita dalla nuova dirigenza e il comune di Cinisello Balsamo, ha allestito un cartellone di indubbio interesse, come ha confermato il ring.

Il piuma Vincenzo La Femina (8) 26 anni, campano di Scafati, dopo il successo del 26 febbraio a Milano, sul collaudatore del Nicaragua, Pablo Narvaez 36 anni, (9-25-6), residente in Veneto, trova il romano Emiliano Salvini (19-33-2), 42 anni, una carriera ventennale iniziata nel 2000, che ha toccato punte più che dignitose, dal titolo italiano (2008 e 2015) ai tentativi UE ed EBU, ma ormai in netto calo di rendimento, visto che l’ultima vittoria risale al 9 novembre 2018, contro il serbo Milan Savic, dal record emblematico (4-38-2). Da allora ha rimediato otto sconfitte a fila. Di fronte a La Femina, ha rischiato di perdere prima del limite e per reggere in piedi gli otto round, ha dovuto ricorrere all’esperienza e all’orgoglio, oltre a dover incassare una razione di pugni non proprio ideale. La Femina, dopo il passaggio con i Cherchi sta mostrando miglioramenti tecnici e di tenuta, come ha offerto a Cinisello dove, sciorinando varietà di temi offensivi, rendeva impossibile a Salvini repliche concrete. Unico rammarico per il vincitore, aver rimediato un taglio al sopracciglio sinistro su testata involontaria dell’avversario, al settimo round. Per Salvini, resta l’interrogativo di quanto sia prudente, battersi il 23 luglio a Siena col toscano Davide Tassi (11), per la cintura tricolore vacante.

Il medio Joshua Nmomah, 24 anni, nigeriano di nascita, cresciuto a Novara in attesa della nazionalità italiana, guidato dal maestro Marco Crestani, ha portato a quota dieci la striscia vincente, battendo con chiarezza il valido Ognjen Raukovic (7-20-2) sui sei round. Il serbo, reduce dal successo del 24 aprile scorso in Francia su Karim Achour (27-6-3), ex titolare di Francia, dell’UE e dell’Internazionale WBC medi, dopo i primi round sonnacchiosi, ha cercato di dare vivacità al match replicando, colpo su colpo al rivale. A sua volta Nmomah, ha alzato il ritmo dei colpi, vincendo con chiarezza, confermando la buona base tecnica, ma anche la mancanza di quella cattiveria che potrebbe tramutare il successo ai punti in vittoria prima del limite.

Dopo vari rinvii, superwelter Christian Cangelosi (2), 22 anni, ha potuto disputare il secondo match da pro. Il giovane palermitano, distintosi già nei dilettanti, azzurro e protagonista negli USA, vincendo il Ring Masters, seguito personalmente da Paul Malignaggi, ex mondiale in due categorie (superleggeri e welter), è passato pro il 15 dicembre 2019 a Santo Domingo, battendo il locale Manuel Saint-Hilaire al terzo round. Da allora, causa la pandemia, un lungo riposo forzato. A Cinisello ha dominato il barese Danilo Cioce (2-11-1), 34 anni, che ha confermato i limiti tecnici ma anche le generosità di un pugile che deve far collimare lavoro e passione. “Faccio i complimenti a Christian, un giovane che ha ottime qualità e la possibilità di fare boxe a tempo pieno. Io purtroppo debbo lavorare e allenarmi. Questa la differenza”. A sua volta Cangelosi, che ha mostrato un repertorio di colpi decisamente interessante, in particolare il montante al fegato e l’uppercut al mento, mobile e tempista, che abbisognano solo di essere perfezionati, era solo parzialmente soddisfatto: “Stare senza combattere un anno e mezzo è devastante. Ti mancano scioltezza e la misura. Debbo ringraziare Santo Serio che mi ha accolto nella sua bella palestra a Cento nel ferrarese e Alex Cherchi che ha fatto altrettanto alla OPI di Milano. Spero di combattere al più presto, per fare esperienza indispensabile, essendo la boxe il mio lavoro”.

Il medio Francesco Russo (9-1), 28 anni, era al debutto con la OPI e ha svolto il compito senza problemi, facilitato dall’avversario, il serbo Nikola Mancic (1-12-1) che, una volta assaggiati i primi pugni del romano, ha capito che non erano digeribili e dopo alcune soste al tappeto, nei primi due round, al terzo assalto ha saggiamente deciso che non era il caso di proseguire. Alex Cherchi, crede molto in questo possente medio e conferma la convinzione di poterlo presentare entro l’anno nel ruolo di sfidante al tricolore. Al momento il campione in carica è Eliha Etinosa (14), 22 anni, atleta di colore molto possente che difenderà la cintura il 2 luglio ad Asti dall’assalto di Francesco Lezzi (14-17-2).

Buono il debutto del leggero calabrese Giuseppe Osnato (22 anni), bronzo agli assoluti 2019 a Roma, trasferitosi a Milano, sotto le cure del maestro Franco Cherchi alla OPI. Nel corso dei quattro round ha dominato il serbo Dimitrije Djordjevic (1-32-3), 24 anni, pro dal 2016, operativo particolarmente in Francia, abile a contenere le sconfitte ai punti. L’unico ad averlo messo KO è stato il tunisino residente a Genova Mohamed Khalladi nel maggio 2019 a Mantova. Osnato ha sempre anticipato l’avversario, con buone variazioni sopra e sotto. Adesso deve dare più consistenza ai pugni, per proseguire verso i quartieri alti di una categoria che sta crescendo nei numeri e nella qualità.

Presente alla riunione il sindaco di Cinisello, Giacomo Ghirardi, che assieme alla giunta ha supportato in modo tangibile la manifestazione. Al termine dalla riunione ha sottolineato la soddisfazione per il successo spettacolare. “Aver avuto la presenza di una televisione sia pure privata, ma importante, conferma l’interesse per questa disciplina. Dopo aver assistito lo scorso 26 febbraio alla bella serata presso l’Allianz Cloud di Milano, l’idea di riportare la boxe a Cinisello si era rafforzata. Averla realizzata è motivo di soddisfazione. Non solo, entro l’anno sempre col supporto dei Cherchi, vorrei fare il bis, alzando il livello dei match, magari con un titolo in palio. Cinisello non va dimenticato, ha dato i natali a Roberto Cammarelle, il dilettante italiano più titolato con l’oro olimpico e due mondiali, scoperto e fatto diventare campione dal maestro Biagio Pierri nella storica palestra “Rocky Marciano”. Con queste prerogative è scontato che Cinisello deve diventare una sede capace di offrire boxe di qualità”.

Alessandro Cherchi, ricorda che questa è la seconda riunione importante a Cinisello. “Dopo un silenzio lunghissimo, la OPI tornò a Cinisello il 25 novembre 2017 con cinque incontri pro e un prologo riservato ai dilettanti. Nell’occasione combatterono Maxim Prodan, Samuel Nmomah, Vadim Gurau, Donatello Perrulli e vi fu il debutto al professionismo del supermedio Ivan Zucco di Verbania, che lo scorso 16 aprile a Milano è diventato campione italiano, battendo Luca Capuano. A conferma che la nostra linea verde funziona. Pensiamo di tornare ad organizzare sia a Cinisello che a Rozzano, grazie alla collaborazione del sindaco Giovanni Ferretti De Luca e della sua giunta. Mentre a fine giugno probabile una grande serata all’Allianz Cloud di Milano, con Scardina, Signani, Esposito e Morello impegnati contro avversari impegnativi”.

Giuliano Orlando