Mai fidarsi dei vecchietti, il veterano Tobia Loriga (29-8-3), 41 anni, ha sfiorato la grande impresa sul ring di Comacchio nel ferrarese, pareggiando col campione italiano dei welter, Nicola Cristofori (9-1-2) che combatteva in casa. Due giudici hanno visto il pari (95-95) il terzo la vittoria di Cristofori (97-94) punteggio che mi trova d’accordo. Senza per questo ignorare la tenacia del calabrese di Crotone, che a dispetto dell’età ha compiuto la rimonta nella parte conclusiva del match. Mentre il più giovane campione, 23 anni, dopo 6 riprese perfette, ha subito un calo incredibile per un professionista che nella prova precedente, che gli era valsa la cintura tricolore a spese di Michele Esposito.
Incontro dalle due facce. Per sei riprese il titolare ha tenuto botta offrendo boxe di rimessa attenta e produttiva, con lo sfidante anticipato regolarmente, incapace di trovare una contraria utile ad evitare i lunghi colpi di Cristofori, abile anche a muoversi sulle gambe, un vero fantasma per l’avversario. Sei round a specchio, poi la svolta forse inaspettata ma non imprevedibile. Loriga, lontano dall’essersi rassegnato non si dava per vinto e, nonostante l’età, dimostrava che tra i due era quello che aveva più da spendere. Dal settimo tempo il vento cambia e il campione dopo aver subito un paio di destri precisi, sembra svuotarsi di colpo. Appare più lento nei colpi e meno mobile sulle gambe. Il sinistro di Loriga trova quel bersaglio fallito in precedenza. Non che Cristofori vada allo sbando, ma inizia a subire più che prevalere. Questo, fino al decimo round.
Conti alle mano, se due più due fa quattro, nonostante la riscossa dello sfidante, restano a Cristofori almeno due punti. La pensa così un giudice che segna tre punti per il campione, non gli altri due che incredibilmente vedono il pari! Verdetto illogico, ma ufficiale, quindi un nulla che per fortuna non nuoce più di tanto al campione. Comunque deludente, pensando agli auspicabili progressi che non si sono visti. Per sua fortuna ha 23 anni, quindi ha tempo per quel balzo mancato a Comacchio, davanti ad un bel pubblico che lo ha sostenuto, applaudendo anche Loriga, sicuramente meritevole di averci provato. Il pugile di Crotone sosteneva di aver vinto e lo si può capire, in realtà già il pari è un verdetto generoso.
Resta l’interrogativo del rendimento sotto le attese del ferrarese. Il suo maestro aveva dichiarato di aver scelto Loriga, ritenendola esperienza utile contro un rivale esperto. Così è stato, ma il racconto del confronto, si è fermato dopo sei round, poco, rispetto alle attese. Il maestro Roberto Croce ammette che il calo dopo sei round va analizzato ed evitato: “Nicola non bisogna dimenticarlo, si allena dopo aver lavorato ogni giorno quindi pugile a mezzo servizio. Penso che l’afa e il caldo abbiano influito parecchio, ugualmente studieremo i motivi. Comunque Loriga l’ha impegnato parecchio. Ma, a mio parere aveva perduto e il pari è un premio allo sfidante. Adesso pensiamo al prossimo sfidante”. Loriga accetta il pari, ma resta convinto di aver superato Cristofori: “Avevo detto che in caso di sconfitta avrei smesso. Questo pari mi conferma di essere ancora in grado di vedermela con tutti i migliori welter italiani”.
Nella serata allestita dalla Loreni Boxe, vittoria molto sofferta del cruiser Damian Bruzzese (19-5) 35 anni, contro il più giovane serbo Predag Jevtic (6-8-3), partito molto forte che sembrava aver la meglio sull’italo argentino. Per fortuna al quinto tempo, il destro di Bruzzese trovava la mascella dell’ospite costretto al conteggio, e da quel momento il recupero aveva successo, consentendo la vittoria a Bruzzese, che confermava i difetti (tenuta ai colpi) e i pregi (potenza), mostrando i segni del tempo. Il pari tra il leggero Fabio Renna (3-3-1) e Milovan Dragojevic (Ser. 0-7-3) è stato l’altro regalo dei giudici a favore dell’ospite. Vince comodo il medio Marc Assouman (2-5-1) ai danni del veterano ceco Josef Holub 5-99-1) 35 anni, attivo dal 2004.
Giuliano Orlando