Il titolo italiano massimi, non è mai stato territorio riservato ai giovani, in particolare negli ultimi tempi. Fabio Tuiach (29-5) che l’aveva conquistato lo scorso luglio a Sequals, la cittadina friulana dove nacque Carnera, a spese di Sergio Romano, portava con orgoglio i suoi 38 anni, facendo prevedere l’ambizione di andare anche fuori confine. Esperienze che nel passato erano state sempre arcigne e infruttuose. Mario Loreni, il suo manager, gli aveva offerto la sfida contro Ivan Di Berardino (9-1-1) in campo neutro, a Montichiari nel bresciano, territorio che negli anni aveva mostrato un buon feeling col pugilato. Sul ring le cose sono andate in modo diverso di come sperava il triestino.
L’abruzzese Di Berardino (9-1-1), 36 anni, nato ad Avezzano, gli ha rovinato i piani, spodestandolo in modo sbrigativo. Il marsicano, preparato dall’ex campione italiano superpiuma, Ivan Fiorletta, ha imposto la legge del più forte, fin dai primi scambi. Dopo un primo round che faceva prevedere la soluzione di forza, Di Berardino costringeva al primo conteggio Tuiach, che si rialzava coraggiosamente, ma la successiva serie del nuovo campione, decideva l’arbitro a fermare la sfida, ormai impari. “Non avevamo dubbi sulla vittoria – ha commentato Fiorletta - vista la preparazione. Di Berardino ha qualità notevoli e nonostante l’età può ancora migliorare. Purtroppo per anni, non ha mai dedicato alla boxe l’impegno degli ultimi tempi. Fosse stato più disciplinato questo titolo lo avrebbe conquistato molti anni prima”. Il neo campione dedica la vittoria alla figlia Giulia, che è anche la mascotte della palestra dove si allena. “Ha ragione li mio promoter, che è anche compaesano. In passato davo la precedenza ai piaceri che non vanno d’accordo con la vita da atleta. Dopo le due sfide con Cardillo, perse, dopo aspra battaglia mi è scattata la voglia di cambiare mentalità. Ho deciso che stavolta sarebbe salito sul ring un uomo allenato. Così è stato e ho vinto. Sono pronto a combattere contro i migliori massimi italiani e puntare anche oltre. Ho 36 anni, ma un fisico integro e in ottima condizione”. Lo sconfitto la prende con filosofia: “Sul ring si vince e si perde. Mi ha colpito a freddo e non sono riuscito a recuperare. Spero mi dia la rivincita e potrebbe essere un’altra storia”. Nel sottoclou il welter calabrese Dario Morello (13) già campione italiano, 25 anni, mantiene l’imbattibilità contro il non disprezzabile Igor Faniyan (16-18-3), 29 anni, armeno di nascita, ucraino di residenza e affiliazione, collaudatore giramondo, che ha tenuto bene fino al termine delle sei riprese condotte a buon ritmo, con Morello attento a non rischiare ferite, comunque superiore nettamente. A questo punto Loreni si sta attivando per una sfida valida per l’Unione Europea. Molto spettacolare il match sugli otto round, he valevano per l’accesso alla finale medi del torneo FPI-WBC, tra Etinosa Oliha (6) 20 anni, residente ad Asti, detto “El Chapo” , dal fisico imponente, pugile di colore, che ha ottenuto il verdetto contro il romano Fabio Mastromarino (6-1), 23 anni di Roma, che lo ha impegnato per tutto il match, confermando lo spirito del guerriero che lo contraddistingue. Peccato che tanta energia non venga sfruttata meglio, in senso tattico. Forte ma monotono e questo ha fatto la differenza. Oliha ha più varietà, ma non sembra in grado di lasciare il segno, in fatto di potenza. Davanti al pubblico di casa Francesco Alberti (5-4), 35 anni, l’ha spuntata sia pure a fatica di fronte al rodigino Andrea Roncon (10-4-1) 28 anni, forse non troppo allenato. In apertura il novarese Fabio Renna (4-3-) 36 anni, non è andato oltre il pari di fronte al croato Luka Leskovic (5-24-3) dieci anni meno del rivale, collaudatore con la valigia sempre pronta, che ha fatto il minimo sindacale per guadagnarsi la borsa e un pareggio utile al record. La Boxe Loreni, non si ferma a Montichiari, ma veleggia ad Azzano Mella, sabato sera, presentando l’ennesimo appuntamento in guantoni, con la sfida, dei suoi atleti contro avversari serbi. Clou riservato a Mohammed Obbadi, (17-1) il gioiello di casa, sempre più deciso a proporsi per l’europeo mosca. Avversario Nemanjia Sabljov (3-24-2) 28 anni, esperto e ben conosciuto avendolo affrontato due volte nel 2015, finito sempre KO. Molti gli italiani affrontati, da Barotti, Conselmo, Cossu, Gangi, Dieli e Rigoldi tra i tanti. Una seduta di allenamento. Più impegnativo l’avversario del medio Rafaelo Sheshi (5-0-1) di cui si dice un gran bene. Lo sperimenterà Goran Sucevic (4-4-1) 28 anni e anche lui già visto sui nostri ring. Il welter Michele Esposito (12-4-1) trova Susa Janjic (7-20) 34 anni, che dovrebbe risultare avversario ideale per rinforzare il record. Sul ring anche il campione italiano welter Nicola Cristofori (9-1-2)n che avrebbe dovuto difendere il titolo contro Caccia al Principe, match saltato per infortunio dello sfidante. L’avversario è Zejco Kovacevic (10-9-1), 29 anni, cliente in Italia, battuto da Nik Esposito, Maccaroni e Prodam. Quindi alla sua portata. L’emittente 7 Gold, dovrebbe trasmettere la serata.
Giuliano Orlando