L’edizione degli europei youth 2018, in corso di svolgimento in Italia a Roseto degli Abruzzi, iniziati il 17 aprile sono giunti alla vigilia delle semifinali, dopo una settimana di match, che hanno sfiorato quota 200. Sfornando il meglio dei quaranta atleti uomini e altrettante donne. Ricordiamo che si sono presentati ben 40 nazioni per l’evento, numero record delle 28 edizioni disputate (216 uomini e 118 donne). Il torneo femminile ha visto l’adesione di 27 nazioni. Come già detto nella presentazione, per la prima volta uomini e donne hanno disputato all’unisono il torneo. Ricordiamo che l’evento assicura la qualificazione per le Olimpiadi Giovanili, programmate a Buenos Aires in Argentina dal primo al 12 ottobre 2018. Le quote promuovono 70 maschi e 52 del settore femminile alla più importante rassegna riservata ai giovani di 17 e 18 anni. Con questo criterio: uomini kg. 49, 52, 56, 60, 64, 69, 75, 81, 91, +91, 7 atleti per ogni categoria. Donne: kg. 48, 54, 64, 69, in 4 per categoria; 51, 57, 60, 75 in 8 per categoria, 81, +81 in 2 per categoria.
L’EUBC presieduta da Franco Falcinelli, che ha portato l’Europa ai vertici dell’attività, superiore da ogni altro continente, offrendo una rassegna nel suo insieme di livello tecnico altissimo. Sono arrivati al premio del podio i rappresentanti di 19 nazioni tra gli uomini e 14 tra la donne. Una quota incoraggiante all’insegna dell’allargamento dei paesi iscritti, Quasi il 50% tra gli uomini e oltre, tra le donne che hanno promosso 14 nazioni, una in più rispetto al 2017, edizione svoltasi a Sofia in Bulgaria, mentre gli uomini gareggiarono ad Antalya in Turchia.
A livello statistico la media tra uomini e donne promosse sul podio si equivale. Ben 30 su 40 donne anagraficamente hanno ancora 17 anni, mentre gli uomini sono 29 contro gli 11 diciottenni. A conferma di un ricambio incoraggiante e anche di ingressi di nazioni nuove ai vertici. Tra gli uomini, abbastanza clamorosamente sono uscite prima delle semifinali, quindi escluse dalle medaglie la Turchia che ad Antalya salì cinque volte sul podio: un oro, due argenti e due bronzi, stesso destino per la Bulgaria (2), Romania (1) e Grecia (1), per contro sono arrivate Italia (5), Armenia (2), Francia (2), Albania, Scozia, Moldovia, Olanda e Danimarca con un pugile. Nel settore femminile, in rapporto al 2017, si conferma la Russia, con nove podi assicurati e la presenza delle due campionesse uscenti nei 75 e 81 kg. L’Italia che ha ospitato la rassegna record, nel settore femminile nonostante qualche verdetto che l’ha sfavorita, ha portato due atlete a medaglia. La seconda più giovane semifinalista, Martina LaPiana (51), mancina siciliana allieva del maestro Salvatore Cavallaro, nata il 26 novembre del 2001, ha 17 anni e ha vinto tutto nel settore giovanile, l’ultimo titolo nel 2017, l’europeo jr. Esordiente tra le youth, ha raggiunto il podio superando rivali quotate come la turca Hatice e l’inglese Kauri nettamente. Altre giovani ambiziose, tutte del 2001, la bulgara Stoeva (51), la francese Jeyssa (54), la tedesca Alish (57), l’irlandese Igharo (64), l’altra francese Brillaux (75) e la turca Elanur (81).
Tra gli uomini, parlando sempre dei debuttanti all’europeo. Vanno seguiti in particolare i russi Batyay (49) e Bizhamov (69), l’irlandese Gallagher (49), gli ucraini Tomiuk (52) e Tolmachov (49), i francesi Boukedim (52) dal grande talento, e il colored Florentin (91) gigante dalla forza muscolare notevole. Si è confermata la forza d’assieme la forza d’assieme della Russia, nove donne in semifinale e sette tra gli uomini. Che hanno fato scelte di qualità, più che di ricambio. Ne fanno fede la conferma dei due campioni 2017, il medio Teterov e il mediomassimo Kolesnikov, oltre che la presenza di nomi nuovi di valore come Popov (64), Fedorov (91) e Dronov (+91). Oggi le semifinali e domani la finali, degli europei youth, dei record.
Articolo scritto da Giuliano Orlando