Digerita la sconfitta onorevole del nostro Carmine Tommasone, contro il messicano Oscar Valdez, campione piuma WBO, troppo potente per il pugile campano, il mese di febbraio prosegue nell’offrire serate di boxe importanti. L’America al momento la fa da padrona e il trend sembra non cambiare orientamento. Conti alla mano tra California e Minnesota, sono programmati altri otto match titolati. Si difende il Messico che ospita un mondiale femminile e l’Inghilterra a Londra, in attesa che la stagione riparta alla grande. A proposito di Oscar Sanchez, il vincitore di Tommasone, ho visto i filmati delle precedenti difese e mi ha impressionato la violenza delle sfide. In particolare contro il filippino Servania, residente in Giappone, capace di far contare Valdez, che si è ripagato con la stessa moneta.
Dodici round senza un attimo di tregua, scambi pazzeschi, dimenticando la difesa. Altrettanto violenta la sfida col colombiano Marriaga e l’inglese Quigg, che pur perdendo, lo ha impegnato niente male oltre a fratturargli con un destro la mascella. Con tutta l’ammirazione per questo campione, il prezzo che paga a mio giudizio è troppo alto per durare a lungo. Difficile possa raggiungere l’età del russo Sergey Kovalev (33-3-1), che a 35 anni, si è preso la rivincita contro il colombiano, canadese di residenza Alvarez (23-1) che lo aveva steso in agosto 2018 ad Atlantic City. A proposito di sfide prive di equilibrio, a Londra, nella 02 Arena, Sergio Garcia (29) imbattuto campione d’Europa superwelter, la più concreta speranza spagnola, ha letteralmente ridicolizzato lo sfidante di casa Ted Cheeseman (15-1), che ha subito una punizione tremenda. Ci si chiede perché al suo angolo non siano intervenuti per evitargli troppi pugni. Due giudici hanno segnato un significativo e corretto 119-109, mentre il giudice italiano Massimiliano Bianco, in attività dal 2003 con Colajanni-Imparato tricolore supermedi, a livello europeo dal 2009, impegnato con incontri di alto livello, giudicando tra gli altri Froch, Groves, Pablo Hernandez, Chisora, De Carolis, Zeuge, Petrucci e Rigoldi, ha stilato un cartellino sconcertante: 115-114 per l’iberico. Come dire, match estremamente equilibrato! Quando doveva essere fermato già a metà incontro. Per un europeo saldamente in mano spagnola, un altro, quello dei superpiuma sul ring di Barcellona lo ha conquistato Samir Ziani (29-3-1) mancino francese di 28 anni, elemento in ascesa, al secondo tentativo, il primo lo fallì nel 2016 di fronte al connazionale Guillame Francois (46-1-1) 35 anni, bravo ed esperto, ancora in attività, la cui unica sconfitta risale al 2013 e a batterlo fu il nostro Boschiero. A contendergli il titolo vacante, ci ha provato il locale Jull Giner (23-4-1), ma ha dovuto arrendersi alla settima ripresa per ferita, decisamente sotto nel punteggio. Per l’ex europeo (2015) è forse arrivato il momento di dire basta. In carriera ha sostenuto battaglie pesanti, è stato un beniamino del pubblico spagnolo ma negli ultimi quattro match dal 2017, ha raccolto due sconfitte per KO. Un segnale da non sottovalutare. Sabato prossimo 9 febbraio a Carson in California, il talentuoso Gervontas Davis, di 24 anni, mancino di Baltimora, 20 vittorie, 19 per KO, con Mayweather promoter e Al Haymon manager, difficile da dirigere per il carattere irruento e prepotente, che gli è costato parecchie denunce e diverse soste nei vari commissariati. In carriera è già stato campione piuma IBF, battendo Pedraza, poi dei superpiuma ai danni di Walsh e Fonseca, fino ad allora imbattuti. Contro Cuellar lo scorso 21 aprile, conquista anche la cintura WBA per il titolo di supercampione. Cintura che metterà in palio contro il messicano Hugo Ruiz (39-4) che parte nettamente sfavorito. Anche se nel 2016 ha conquistato il titolo supergallo WBC, poi perduto contro Hasegawa a Osaka, per RTD. Dopo quella sconfitta è rimasto fermo due anni, riprendendo solo nel 2018 ottenendo tre vittorie. Nella stessa serata al Fantasy Spring Casino di Indio, sempre in California, due mondiali in palio. L’imbattuto mancino portoricano Alberto Machado (21), 28 anni, in attività dal 2012, sfidato dal locale Andrew Cancio (19-4-2) per il WBA superpiuma, mentre il supergallo messicano Rey Vargas (32) potente ed elegante, alla quarta difesa del WBC, contro il venezuelano Franklin Manzanilla (18-4) campione ad interim. Il giorno dopo al Save Mart Arena di Fresno ancora in California, sfida per il mondiale WBC superleggeri tra il campione Jose Carlos Ramirez (23), di 26 anni, alla seconda difesa e Jose Zepeda (30-1-1nc) anche lui californiano, una sola sconfitta rimediata nel 2015 a Manchester in I’Inghilterra, per il mondiale WBO leggeri, contro Terry Flanagan (33-2), fermato al secondo round per la lussazione alla spalla sinistra. Da allora ha sempre vinto, ma sulla carta il campione sembra nettamente favorito. Si prosegue venerdì 15 al Grande Casino di Hinckley nel Minesota, titolo medi WBA in palio, da parte di Rob Brand (Usa 24-1) 28 anni, beniamino di casa vincitore a sorpresa lo scorso ottobre a Las Vegas, del favorito giapponese Ryota Murata (14-2), reduce dalla positiva difesa in Giappone contro il nostro Blandamura. Sfidante è il giovanissimo Khasan Baysangurov (17), 21 anni, nato in Russia ma residente a Kiev in Ucraina, pro dal 2013 a 16 anni. Pur essendo imbattuto gli avversari affrontati non sembrano in grado di poter fare un confronto col campione. Il 16 a Los Angeles in California, il piuma messicano Leo Santa Cruz (35-1-1) supercampione WBA, sfidato dal connazionale Rafael Rivera (26-2) 24 anni, detto Big Ban, pugno pesante, ma meno esperienza. Nei paglia, categoria poco attiva in Usa, il messicano nazionalizzato Usa, Carlos Licona (14) titolare IBF, 23 anni, difende la cintura che ha conquistato il primo dicembre scorso, battendo il mancino filippino Mark Barriga (9-1) dopo aspra battaglia sul ring di Los Angeles. Lo sfidante arriva dal Sud Africa, si chiama Dee Jay Kriel (14-1-1) ha la stessa età del campione, una sola sconfitta contro Thoubatia, subito riscattata. E’ alla prima trasferta fuori dal Sudafrica. Alla Oasis Hotel di Cancun nello stato messicano dello Yucatan, largo alla boxe femminile con Yesenia Gomez (14-5-3), professionista dal 2011 a soli 15 anni, con una partenza sparata, e la frenata dal 2016, dove ha raccolto 1 nc., 3 pareggi, 1 vittoria e 1 sconfitta. Ha conquistato la corona WBC minimosca, lo scorso settembre a spese della connazionale Esmeralda Moreno (35-11-2). Con la quale aveva pareggiato 4 mesi prima. L’avversaria arriva dal Giappone, si tratta di Erika Hanawa (10-3) al primo tentativo mondiale. Ha iniziato nel 2015, combattendo tra Giappone e Filippine. Dal Messico al Belgio, esattamente a Rosehare dove il campione europeo Yves Ngabo (19) atleta di colore, origini africane, 30 anni, titolare dei cruiser dal giugno 2017, battendo il connazionale Tamal Lodi e difenderlo contro lo stagionato ma sempre valido olandese Battelo, il 27 gennaio 2018, attende lo sfidante danese Miki Nielsen (25-1), molto motivato per riportare il titolo in patria. Nielsen ha 26 anni e nel 2016 ha superato il nostro Mirko Larghetti. Sabato 23 febbraio ancora nella storica 02 Arena di Londra, dove nel 2012 vennero ospitati i Giochi Olimpici, sfida tutta inglese per la vacante cintura IBO supermedi. Di fronte il più navigato James DeGale (25-2-1), antico oro olimpico 2008 a Pechino, mancino di 32 anni, qualche crisi esistenziale nel corso della carriera, iridato IBF supermedi nel 2015, a spese di Dirrell (Usa) a Boston, pari con Badou Jack (21-1-2) lo svedese, padre del Gambia, che nel 2015, ha riportato il mondiale in patria dopo 56 anni dall’impresa di Ingemar Jhoanson nel 1959, battendo Floy Patterson a New York. Ad affrontarlo il figlio d’arte Chris Eubank (27-2), 29 anni, dalla dialettica corrosiva, il che lo ha reso poco simpatico. Dopo un avvio esplosivo iniziato nel 2011, fallisce l’assalto europeo medi, battuto dal connazionale Billy Joe Saunder nel 2014. Tre anni dopo conquista il mondiale supermedi IBO, superando Reinold Quinlan (11-2) prima del limite. Perso il titolo a tavolino, mette KO il turco Yildirin in tre round. Forse il match più bello. Reduce dalla facile vittoria a Jedda in Arabia Saudita, contro l’irlandese JJ McDonagh (16-5) di 33 anni. Nella corposa serata londinese, il massimo Joe Joyce (7) argento a Rio, nel match più impegnativo della carriera. Di fronte Bernane Stiverne (25-3-1), 40 anni, haitiano di nascita, mondiale WBC nel 2014, battendo Chris Arreola, titolo consegnato a Deontay Wilder, l’anno dopo, battuto ai punti. Nel secondo match (2018) KO al primo round. Anche se in netta fase calante, resta avversario pericoloso per la potenza dei pugni, come dimostrano i 21 KO sulle 25 vittorie. Infine, a Minneapolis Armory nel Minnesota, si assegna il vacante mondiale supermedi WBC. Di fronte Anthony Dirrell (32-1-1) 34 anni, che dovette fermarsi due stagioni (2007-2008) a causa di un linfoma. La sua battaglia vinta, ebbe un grande riscontro mediatico. Nel 2014, vinse l’iride dei supermedi WBC, superando Saiko Bika. A contendergli la conquista il turco Avni Yldirim (21-1) 27 anni, atleta fortissimo ma dai fondamentali limitati, come dimostrò contro Eubank jr. nel 2017. Pronostico per l’americano, in considerazione della prova del turco, di fronte al danese Lolenga Mock (42-16-1), 46 anni, in Germania, lo scorso settembre, vincendo solo a maggioranza. Indicativamente, il prossimo 2 febbraio ci sono riunioni in Argentina, Belgio, Canada, Isole Fiji, Francia, Italia, Messico, Olanda, Filippine, Germania, Russia, Sud Corea, Spagna, Trinidad e Tobago, Inghilterra e Stati Uniti.
Orlando Giuliano